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mercoledì 25 maggio 2011

CONVOCATA IN NAZIONALE: EMMA MUORE A 16 ANNI

Emma Broad, 16enne stella nascente dell'hockey inglese muore nel sonno (Daily Mail)
SURREY - E’ avvolta nel mistero la morte di una adolescente prodigio dell’hockey, deceduta nel sonno pochi giorni dopo essere stata chiamata a giocare per la squadra inglese. La studentessaEmma Broad si è spenta così, improvvisamente, in casa sua, a Weybridge (Surrey). La 16enne è stata trovata morta dai genitori, preoccupati che ancora non si fosse svegliata. I medici, che si sono precipitati sul posto, non hanno potuto fare niente per salvare l’aspirante campionessa. La giocatrice di talento aveva gareggiato per l’Inghilterra in un torneo a Valencia, in Spagna, durante la sua recente vacanza di Pasqua. Joe Peake - preside del prestigioso College St. George, a Addlestone, Surrey, dove Emma era studentessa - è stato costretto a dare la notizia della morte dell’allieva. “Emma Broad, una delle nostre studentesse del quinto anno, si è spenta serenamente a casa e improvvisamente nel sonno sabato notte”, ha detto l'insegnante. Solo pochi giorni prima della morte di Emma il signor Peake aveva orgogliosamente inserito un disco sul sito della Scuola annunciando che lei era stata scelta per rappresentare il suo Paese.

UBRIACO, CADE DAL 7° PIANO: È VIVO PER MIRACOLO

Jake Evans, vivo per miracolo dopo caduta da 27 metri per prendere accendino (Sun)
MAIORCA - E’ sopravvissuto a una caduta da oltre 27 metri d’altezza. Un adolescente ubriaco era sul balcone dell’hotel e quando è precipitato stava cercando di prendere un accendino. “Non posso credere di essere vivo – ha raccontato il 18enneJake Evans – anche i medici hanno detto che è un miracolo”.

Il fortunato idraulico prima di ‘atterrare’ è stato frenato dai 6 balconi dell’hotel a Maiorca. Il ragazzo stava bevendo al settimo piano della Playa Torrenova Hotel a Magaluf, dopo una notte fuori. Jake, di Liverpool, ieri in ospedale ha raccontato di aver chiesto ad un ragazzo di due piani sotto al suo se poteva tirargli un accendino, il ragazzo ha accettato ma Jake per afferrarlo si è sporto troppo, era un po’ ubriaco, ed è caduto.

“La mia faccia si è aperta, ero pieno di sangue, non potevo aprire gli occhi. Il lettino per prendere il sole mi ha salvato. Dopo la mia caduta l’hotel ha cacciato via i miei amici e loro hanno dovuto pagare un altro hotel”. Jake ora ha il cranio fratturato e il suo volto è ricoperto di tagli e lividi. Dovrà rimanere in Spagna per dieci giorni.

BIMBO FINGE RAPIMENTO: "VOLEVA SALTARE LA SCUOLA"

GROSSETO - Ha telefonato alla madre gridando: «Aiutatemi, sono stato sequestrato da alcuni uomini». I genitori, in angoscia, hanno allertato la polizia: dopo alcune ore gli agenti hanno ritrovato il bambino, che ha 11 anni, scoprendo che era stata una marachella, per non andare a scuola. È successo a Grosseto. Al telefono con la madre il piccolo ha raccontato di essere stato portato via su un'auto da alcuni uomini. La vicenda ha destato angoscia e incredulità, tanto che il titolare della ditta dove lavora il padre del piccolo ha temuto che ci fosse stato uno scambio di persona, e che il vero obiettivo dei rapitori fosse il proprio figlio. Quando la polizia ha ritrovato il piccolo, questi ha raccontato agli agenti di essere riuscito a fuggire rompendo il vetro dell'auto, mentre i rapitori erano scesi per comprare le sigarette. Non c'è voluto molto ai poliziotti per capire che si trattava di un racconto inverosimile e che si era trattato di una marachella per marinare la scuola.

GRECIA FUORI DALL'EURO? L'UE: "IPOTESI SUL TAVOLO"

«Lo scenario di una uscita della Grecia dall'euro ormai è sul tavolo». Lo ha scritto la Commissaria europea per la pesca, Maria Damanaki, in un intervento che compare sulla homepage del suo sito personale. «Sono obbligata a parlare apertamente» aggiunge la politica greca, esponente del Pasok attualmente al governo. «Abbiamo la responsabilità morale di guardare al dilemma con chiarezza: o troviamo un accordo con i creditori in modo che il nostro programma di duri sacrifici abbia risultati, oppure torniamo alla dracma». Introducendo l'argomento, Damanaki afferma che «la più grande conquista della Grecia nel dopoguerra, l'euro e (la presenza) del nostro paese nel mercato europeo è in pericolo».
Ma è scontro nel governo. Il futuro della Grecia è soltanto «nel quadro dell'euro» e non c'è «alcuna discussione» di un'eventuale uscita dalla moneta unica, ha detto il portavoce del governo greco Georges Petalotis, rispondendo alla domanda dei giornalisti se nei negoziati per risolvere la crisi del debito figuri anche l'ipotesi di un abbandono della divisa unica. «No, non c'è una simile discussione», dice Petalotis. In una nota sulla homepage del suo sito personale Maria Damanaki, Commissaria Ue per la Pesca, scrive che «lo scenario di una uscita della Grecia dall'euro ormai è sul tavolo».
«La Grecia è il caso più difficile» fra i tre Paesi che hanno ricevuto il salvataggio targato Ue-Fmi. Lo ha detto il Commissario Ue agli Affari economici, Olli Rehn, durante una tavola rotonda a Parigi organizzata dall'Ocse, secondo quanto scrive Bloomberg. Il Commissario ha sottolineato che la Ue è riuscita a contenere la crisi in Grecia, Irlanda e Portogallo.

PAPANDREOU: "LASCIATECI IN PACE" La Grecia e i suoi cittadini stanno «facendo ogni sforzo giorno per giorno» per fare «quello che è necessario» per uscire dalla situazione di crisi, ma, «vi prego, lasciateci in pace» ed evitate le previsioni quotidiane di default e ristrutturazione del debito. Questo l'appello del primo ministro di Atene, George Papandreou, nel suo intervento al forum Ocse a una platea di economisti, ministri delle finanze ed esperti del settore. «Ogni giorno - ha spiegato - ogni analista nel mondo predice che noi andremo in default o ristruttureremo. Lo si legge sui blog, in internet». «Il popolo greco sta facendo un grande sforzo per cambiare il paese, noi faremo il necessario ma lasciateci in pace».

EURO KO La crisi del debito sovrano fa ripiegare nuovamente l'euro sotto la soglia 1,41 dollari, in un mercato che vede sempre più difficile una soluzione al rebus Grecia. Lo spettro di un default di Atene fa aumentare l'allarme per il rischio contagio e gli investitori cercano riparo nel biglietto verde e nel franco svizzero che oggi segna l'ennesimo record. In primo piano anche il balzo della sterlina, premiata dalla crescita del Pil e dal balzo dell'export. L'euro ha chiuso sui mercati europei attorno a 1,4070 dollari contro 1,41 degli ultimi scambi di ieri a New York. Il franco svizzero è volato al record di 1,2294 contro la moneta unica e si apprezza sul dollaro a 0,8737 sostenuto anche dalla prospettiva di una stretta monetaria. «Non si vede alcuna soluzione per questa fase della crisi del debito fino alla seconda parte di giugno - dice a Bloomberg Nick Bennenbroek di Wells Fargo - avremo ancora qualche settimana di incertezza e per l'euro un target realistico entro metà giugno e 1,3750 dollari per poi scivolare a quota 1,35». Brilla la sterlina che ha guadagna lo 0,8% sull'euro a 0,8645 e si apprezza di circa lo 0,5% contro il biglietto verde a 1,6275. L'economia britannica ha ripreso a crescere dopo la frenata a sorpresa nel quarto trimestre dell'anno scorso. Nei primi tre mesi del 2011 il prodotto interno lordo segna un rialzo dello 0,5% (+1,8% su anno), trainato dal balzo del 3,7% delle esportazioni.

A SEI ANNI VA A SCUOLA: GLI RUBANO LO ZAINO DEI SIMPSON

PIACENZA - Stava andando a scuola accompagnato in auto dalla nonna, col suo carico di quaderni e libri nello zainetto dei Simpson. Una breve sosta e lo zaino era scomparso. È accaduto questa mattina, poco prima delle 8, in via Veneto a Piacenza. La nonna stava accompagnando a scuola il nipotino, che frequenta la prima elementare, quando ha fatto una breve sosta, lasciando parcheggiata l'auto con la cartella del bimbo. Quando nonna e nipote sono tornati alla vettura per recarsi a scuola, il piccolo si è subito accorto che il suo zainetto era stato rubato. Disperato, non riusciva a capire perchè la sua cartella non c'era più. La nonna non ha potuto far altro che recarsi in una vicina tabaccheria, per comprare quaderni nuovi al nipotino. Il furto è stato denunciato ai carabinieri.

TUMIOTTO USA FACEBOOK PER LASCIARE VERIDIANA

MILANO - Molte coppie nascono sotto i riflettori, molte aatre si lasciano anche senza un minimo di privacy. Gli ultimi sono l'ex velina Veridiana Mallmann e il nuotatore ed ex naufrago dell'Isola dei famosi Leonardo Tumiotto. Lui ha confermato la fine della loro relazione, durata un anno e mezzo, dal suo profilo Facebook: «Tra me e Veridiana Mallmann è tutto finito», ha scritto.

Non l'ha presa bene la showgirl, che ha manifestato la sua delusione in diretta a Mattino Cinque.Anche se la loro relazione aveva problemi da tempo, e si erano allontanati per pensarci, ma non si aspettava una chiusura pubblica. «Io ci sono rimasta veramente male - ha detto Veridiana - Era già da un po’ che le cose non andavano bene. Ci eravamo detti: ok prendiamoci un attimo di pausa. E lui l’indomani ha scritto quelle cose su Facebook. Abbiamo convissuto per un anno e mezzo, è stato molto bello, però eravamo praticamente sposati ma forse siamo ancora troppo giovani».

ELISA ANZALDO LASCIA IL TG1: "BASTA CON NOTIZIE FALSE"

Elisa Anzaldo
ROMA - “Non posso più rappresentare un telegiornale che ogni giorno rischia di violare i più elementari doveri dell’informazione pubblica come equilibrio, correttezza, imparzialità e completezza dell’informazione”. Così, con una lettera al direttore del Tg1 Augusto MinzoliniElisa Anzaldo, che conduce il Tg della notte su Raiuno, chiede di essere sollevata dal suo incarico. Ora, dopo che l’intervista del premier Silvio Berlusconi è costata al Tg1 250mila euro di multa, la Anzaldo ha deciso di rendere pubblica la missiva, attraversoRepubblica.

“Per motivi professionali e deontologici non ritengo più possibile mettere la faccia in un tg che fa una campagna di informazione contro”, scrive la giornalista, la cui dipartita arriva dopo quelle di Maria Luisa Busi e Tiziana Ferrario, che del Tg1 disse: “Mai scesi così in basso”. La Anzaldo scrive rivolge anche un ringraziamento a Minzolini: “per avermi spiegato il perché non consideri notizia quelle che io invece ritengo tali e come me molti mezzi di informazione”.

Già il 19 aprile scorso, la Anzaldo voleva lasciare, ma il direttore l’aveva convinta a rimanere al suo posto. L’11 maggio, poi, la giornalista ha ribadito, con questa lettera, la propria volontà. La Anzaldo nella lettera fa un elenco delle news censurate per far piacere al Cavaliere. Non solo l’oscuramento del Rubygate, ma anche l’aver ignorato lo scandalo dei manifesti sui pm brigatisti, la proposta di un deputato del Pdl di cambiare l’articolo primo della Costituzione o il nuovo caos rifiuti a Napoli (trattato solo quando l’esecutivo ha mandato l’esercito). Tutte notizie scomode per il governo che – denuncia la giornalista – non sono state raccontate, o sono state raccontate solo in parte, al pubblico del telegiornale dell’ammiraglia Rai. Clamoroso il caso- Lassini, che per giorni ha dominato le prime pagine dei quotidiani e lo spazio di molti altri tg. O la polemiche sulle spiagge in concessione per 90 anni, provvedimento sul quale il governo ha dovuto fare retromarcia.

MINZOLINI: E' UN PROBLEMA SUO Il direttore del Tg1 Augusto Minzolini tira dritto e mostra che la decisione della Anzaldo di lasciare la conduzione del telegiornale non lo tange minimamente. «È una cosa che riguarda lei», ha detto Minzolini all'AdnKronos.

GIULIETTI: PROFONDO MALESSERE «Chiunque abbia ancora a cuore le sorti del servizio pubblico farebbe bene a leggere le lettere di Elisa Anzaldo, una coraggiosa e sensibile cronista del Tg1 stimata e apprezzata al di là di ogni logica di appartenenza politica o sindacale, perchè quella lettera riguarda la 'scomparsa dei fattì e le ragioni della perdita di credibilità del più importante tg della Rai e della azienda nel suo complesso». Lo rende noto il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti citando la lettera con cui la giornalista ha chiesto di essere sollevata dalla conduzione del tg ammiraglio per non se la sentiva di rappresentare una testata che -si legge nelle lettere della giornalista pubblicate dal sito www.articolo21.org- «ogni giorno rischia di violare i più elementari doveri dell'informazione pubblica: l'equilibrio, l'imparzialità, la correttezza, la completezza...».
«Non sappiamo - afferma Giulietti - se esista davvero 'una nuova Rai' della signora Lei, ma ci auguriamo davvero che qualcuno batta un colpo e ancor prima di pensare a nuove infornate di nomine lottizzate voglia ripristinare ora e subito le regole oltraggiate e le dignità professionali umiliate. Le dimissioni di Elisa Ansaldo sono la spia di un malessere che attraversa migliaia e migliaia di dipendenti che, da sempre, hanno amato e amano le ragioni del servizio pubblico. La Rai deve scegliere tra la loro passione e le arroganze di chi ha scelto di legare le proprie fortune ai destini di una sola persona, per di più il proprietario di quella che un tempo era considerata dai grandi dirigenti della Rai del passato, come l'azienda concorrente».

martedì 24 maggio 2011

ESCE PER LA PRIMA VOLTA: BIMBO TRAVOLTO E UCCISO

MILANO - Non ce l'ha fatta il piccolo Leonardo Monguzzi, dieci anni, il bimbo morto dopo ore di agonia all'ospedale San Raffaele di Milano in seguito all'incidente di cui è rimasto vittima. Il piccolo è stato investito sulle strisce pedonali da una Fiat Punto Nera, proprio mentre stava attraversando la strada. Leonardo aveva chiesto per la prima volta il permesso alla mamma per andare a fare una passeggiata per Lazzate, dove viveva con i genitori. La donna non voleva, era spaventata dall'idea che un'imprudenza del piccolo poteva essergli fatale. Ma alla fine ha ceduto, e Leonardo è sceso in strada e si è recato al parco. Alle 17 il bambino si è accorto che si era fatto tardi, e si è avviato di fretta verso casa. Ma, quando ha attraversato di corsa e imprudentemente la strada, una Punto guidata da un operaio di 37 anni lo ha travolto. Secondo le prime indagini, l'autista stava procedendo con cautela e nulla ha potuto per evitare l'impatto. Leonardo è stato trasportato al San Raffele di Milano, ma, malgrado gli sfporzi dell'equipe medica, il piccolo è morto dopo dopo ore di agonia a causa delle ferite rioportate. La mamma non trova pace, il suo strazio è inconsolabile, soprattutto perché accompagnato dai sensi di colpa per aver permesso per la prima volta al figlio di scendere in strada da solo.

MIKE, SPUNTA ALTRO GIALLO: "C'ERA UN 2° TESTAMENTO"

MILANO - Un altro giallo intorno a Mike Bongiorno, un anno e mezzo dopo la sua scomparsa, avvenuta l'8 settembre del 2009. Dopo il mistero legato al furto della bara, ora spunta un altro mistero, relativo al suo testamento. Stando a quanto si legge suRepubblica, infatti, il 16 settembre di due anni fa, otto giorni dopo la morte, il commercialista Livio Strazzera avrebbe inconrato la vedova del presentatore, Daniela Zuccoli, informandola di avere un testamento che l'amico gli aveva affidato un anno e mezzo prima.
La Zuccoli, sorpresa, disse a Strazzera che invece un anno prima, il 28 settembre 2008, Mike aveva depositato un testamento ufficiale presso il notaio Iannello di Milano. I due documenti sarebbero stati quasi uguali: quello in possesso del notaio milanese avrebbe ripartito i beni del presentatore dando il 51% alla moglie e il restante 49 ai tre figli, mentre quello custodito da Strazzera, assegnava alla Zuccoli il 50% e la restante metà ai tre figli. La stessa notte dell'incontro tra Strazzera e la Zuccoli, però, il commercialista ricevette la visita dei ladri che, dopo un lungo lavoro di fiamma ossidrica e piede di porco, rubarono la cassaforte che conteneva il documento di Mike.

NAPOLI, È INCINTA A 17 ANNI: PICCHIATA E LICENZIATA

NAPOLI - E' rimasta incinta a 17 anni, ma essendo una lavoratrice in nero, non aveva alcun diritto. Accade a Frattamaggiore, Napoli, dove Maria Rosaria, nome di fantasia, ha raccontato al quotidiano Il Mattino la sua brutta storia legata al suo posto di lavoro, che le sue amiche chiamano "a fabbrica", come sarta per pantaloni e giacche. La stessa sartoria, tra l'altro, in cui si rifornisce l'allenatore del Napoli Walter Mazzarri e tanti altri nomi noti della zona.
Maria Rosaria lavorava per dieci ore al giorno, ma è stata schiaffeggiata e licenziata dal suo posto di lavoro, dopo aver chiesto solo due ore di permesso perché non si sentiva bene. Due ore di permesso solo per andare dal ginecologo con la mamma, perché lavorare alla macchina per cucire dalle otto alle undici ore, per una ragazzina incinta, può essere massacrante. Il proprietario, Sergio Nardiello, 55 anni, è ora indagato per lesioni, violenza e minacce. "Mo ci mettiamo pure a chiedere i permessi. Non ti devi fare più vedere!", avrebbe detto il 'padrone' alla 17enne, cacciandola dal suo posto di lavoro.
Ma Maria Rosaria non si è arresa ed ha denunciato tutto alla polizia, che ha disposto controlli e ha trovato 16 operaie che lavoravano in nero. Il controllo ha poi evidenziato che i locali erano carenti sotto l'aspetto igienico e per le norme di sicurezza, privi di porte di emergenza e del percorso per la messa in sicurezza dei dipendenti. Una fabbrica senza spogliatoi, con gli impianti elettrici non conformi alle norme antiinfortuni e gli estintori non revisionati. 

MILANO, ALLENATORE FACEVA SESSO CON BABY-CALCIATORI

MILANO - Abusava di minori, "scelti" tra i suoi calciatori. Per questo un allenatore 41enne di Abbiategrasso (Milano) è stato arrestato dagli agenti del Commissariato Bonola del capoluogo lombardo, che hanno eseguito un ordine di carcerazione dopo che l'uomo è stato condannato per abusi sessuali a quattro anni. Le indagini, sviluppate nel 2009, quando alcune mamme avevano denunciato dopo le confidenze dei loro figli, sono finite con la condanna a quattro anni per il 41enne, che allenava in una società sportiva di via Gorlini, a Milano. 

lunedì 23 maggio 2011

USA, PARLA AL TELEFONO PER 16 ORE: ARRESTATA.

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di Andrea Falla
LOS ANGELESE - Una donna americana,Lakeysha Beard, è stata fatta scendere con la forza da un treno, dopo aver mandato gli altripasseggeri sull'orlo di una crisi di nervi. Il motivo? La donna parlava ininterrottamente al telefono da ben 16 ore filate. La vicenda è avvenuta la scorsa settimana sul treno che andava da Los Angeles aSeattle, una tratta lunga circa 18 ore. Sarà per questo che la Beard ha pensato di impiegare quel tempo per chiacchierare con qualche amica al telefono. Così, appena salita sul treno, la 39enne su è attaccata al cellulare, parlando per ore e ore ad alta voce, incurante del fastidio procurato agli altri passeggeri. Oltretutto la carrozza su cui si trovava la donna era una "quiet car" dove è vietato disturbare e parlare al cellulare. Così dopo innumerevoli richieste di chiudere il cellulare o di abbassare il volume della voce, i passeggeri hanno invocato l'aiuto delle forze dell'ordine. Arrivato a Salem, in Oregon, il convoglio è stato fermato e gli agenti sono saliti sul treno e hanno prelevato la 'spiacevole' viaggiatrice, che ha reagito molto male: «Non si può far scendere la gente dal treno perché parla al telefono». Gli agenti hanno prelevato la donna con l'accusa di aver avuto un "comportamento atto a disturbare la quiete pubblica". Se per la Beard è stato un brutto episodio, per gli altri passeggeri è stata una vera e propria liberazione

TROPPO GRASSA, NON ENTRA IN AULA: NIENTE UDIENZA

Beverly Douglas: troppo grassa per riuscire ad entrare in tribunale, udienza rinviata (Sun)
LONDRA - L’udienza di Beverley Douglas, indagata per frode, è stata rinviata perché la donna è troppo grassa e non riesce ad entrare nella Corte. I funzionari hanno spiegato che la 43ennedi Thornton Heath “non può salire le scale dato che la porta che conduce all’aula dove dovrebbe rispondere dei 13 capi d’accusa che pendono sul suo capo è troppo stretta”. Il giudice ha così predisposto che la donna dovrà essere interrogata in un tribunale accessibile per lei. E’ stata così rimessa in libertà fino al 7 luglio, quando ci sarà una nuova udienza in un tribunale più ‘largo’.

"TREDICI" NEGATO DA 30 ANNI. "LA MIA FAMIGLIA È ROVINATA"

ROMA - La VII sezione civile del Tribunale di Roma ha incardinato il procedimento con il quale dovrà vagliare la richiesta di risarcimento danni presentata da Martino Scialpi, 59enne commerciante di Martina Franca (Taranto) che il primo novembre 1981 sbancò il Totocalcio con un '13' da poco più di un miliardo di lire (oggi, con la rivalutazione, varrebbe oltre 9 milioni di euro), ma non ha mai incassato la vincita.

La somma di denaro non è stata mai corrisposta perchè la titolare della ricevitoria smarrì la matrice della schedina. Nel 2004 una doppia perizia disposta dal gip del Tribunale di Bari ha accertato la falsità di un documento, inerente la cessione dell'attività di ricevitore da un proprietario all'altro e quindi del rilascio della concessione. La ricevitoria, secondo la denuncia di Scialpi, è dunque risultata abusiva e il Coni, che aveva l'obbligo di vigilanza, per responsabilità extracontrattuale dovrebbe pagare la vincita.

Nel corso del processo civile è spuntato un altro documento 'sospetto' che ha indotto lo scommettitore martinese a presentare un'altra denuncia per falso. Il Coni ha prodotto copia conforme del giudizio di revocazione del 22 gennaio 1988 diverso da un altro depositato nell'ambito di un procedimento penale a carico di due funzionari del Totocalcio di Bari, Rocco De Vivo e Mario Bernacchia. Il documento risulterebbe stampato su foglio intestato Coni Totocalcio Zona di Bari, con l'aggiunta di timbro, cancellature e assenza di punteggiatura in alcune parti.

"LA MIA FAMIGLIA E' ROVINATA" «Da 30 anni inseguo una vincita che doveva cambiarmi la vita e che alla fine me l'ha rovinata. C'è una sentenza del Tribunale di Taranto che ha attestato l'autenticità della schedina. Mi devono pagare, è un mio diritto». Martino Scialpi, il commerciante di Martina Franca a cui viene negata dal 1981 una vincita al Totocalcio di oltre un miliardo di lire, intende proseguire la sua battaglia legale.

Ora che il Tribunale civile di Roma ha avviato il procedimento nei confronti dei vertici del Coni, può tornare a sperare nel risarcimento danni, ma lo scommettitore non nasconde di avere grosse difficoltà economiche. «Ho speso - racconta - più di 400 mila euro, guadagnati con umile lavoro di commerciante in aree pubbliche, in perizie, spese legali, fotocopie, viaggi per seguire in mezza Italia le decine di cause contro il Coni, che continua a non adempiere ai suoi doveri al solo fine di non corrispondere la vincita. Se il Tribunale, come già dimostrano le carte, consacrerà il fatto che la ricevitoria era abusiva, scatteranno le responsabilità civili e penali dei singoli soggetti che hanno avuto un ruolo in questa vicenda».

Scialpi fa presente di essersi separato dalla moglie nel gennaio del 2008 e di non avere nemmeno i soldi «per pagare il mensile fissato dal Tribunale». «Anche la mia nuova compagna - aggiunge - ha impegnato tutti i suoi risparmi per aiutarmi e ora mi ritrovo senza soldi, senza lavoro e con migliaia di euro da pagare. Lo Stato deve risarcirmi».

BIMBA SCAVALCA E SCIVOLA: CANCELLO LE TRAFIGGE GOLA

Bimba scavalca il cancello della scuola, gola trafitta
BOLZANO – Quando è entrata in classe con la gola trafitta la maestra è svenuta e i compagni di classe sono scappati. Scene da film horror in una scuola elementare della provincia di Bolzano dove una bimba di 10 anni è scivolata mentre stava scavalcando il cancello sul retro dell'edificio e ha riportato una vasta e profonda ferita alla gola con la punta di ferro che si è fermata a soli cinque millimetri dalla carotide.

Il fatto è successo nel pomeriggio di sabato, a campana del doposcuola già suonata. La ragazzina era in ritardo e le è venuto in mente di tagliare il percorso attraverso il cancello sul retro della scuola elementare di Sinigo, nei pressi di Merano, chiuso per motivi di sicurezza. La ragazzina ha deciso così di scavalcare la cancellata, ma è scivolata e una delle punte di ferro le è penetrata nella gola, provocandole una vasta e profonda ferita.

È riuscita comunque a rialzarsi, a fare il giro dell'edificio e ad entrare in classe, dove è stramazzata al suolo. I dottori della croce bianca e il medico d’urgenza del Tappeiner (ospedale di Merano) hanno intubato subito la piccola disponendone il trasferimento immediato in sala operatoria. Sabato, racconta Il Gazzettino, l’intervento è durato tre ore ed è perfettamente riuscito.


RAGAZZA CHIEDE AIUTO SU FB: ANNULLATO IL COMPITO

Treviso, alunna posta su Facebook la foto del compito di matematica e chiede aiuto
TREVISO – Probabilmente i suoi compagni di classe non riuscivano a suggerirle le soluzioni. Così una studentessa del Liceo linguistico paritario Galileo Galilei di Treviso ha fotografato con l'iPhone il foglio del compito in classe di matematica e lo ha inviato su Facebook accompagnato dall’implorazione “Aiutatemi”.
Qualcuno ha notato la richiesta della studentessa del secondo anno e ha 'girato' l'invocazione sia ai dirigenti scolastici che ai giornali locali. Dopo la soffiata la prova è stata immediatamente annullata. Dopo la soffiata la ragazza, presa dal panico, ha cancellato in tutta fretta il post dalla sua pagina Facebook, cercando in questo modo di occultare ogni ‘prova’. Ma non aveva fatto i conti con la misteriosa spia che oltre a segnalare il fatto alla scuola, ha scaricato la foto del compito prima che sparisse dalla rete. Chissà se l’alunna è riuscita a scoprire chi, tra i suoi ‘amici’ di Facebook, le ha giocato il brutto scherzo.

venerdì 20 maggio 2011

RONALDO, CITY IMPAZZITO: SCEICCHI OFFRONO 180 MLN

Cristiano Ronaldo
ROMA - Di nuovo tutti pazzi per Cristiano Ronaldo, e stavolta c'è lo sceicco Mansour pronto a sborsare fino a 180 milioni di euro per avere la stella del Real. Il calciomercato si infiamma soprattutto in in Europa, dove un ruolo da protagonista prova a giocarlo il Manchester City, fresco di vittoria della coppa nazionale e dell'accesso alla Champions: secondo la stampa britannica sarebbe in corso la trattativa per portare alla corte di Roberto Mancini il campione portoghese, a cui il proprietario del club è disposto a dare 17 milioni netti a stagione, praticamente il doppio di quanto prende a Madrid. Ma il ritorno di Ronaldo in Premier League non sembra un'operazione facilissima, visto che dalla Spagna il Real continua a ribadire che il fuoriclasse è incedibile. Intanto per uno che potrebbe arrivare, c'è un altro campione che invece da Manchester vuole fare le valigie: è Carlos Tevez, la cui permanenza al City potrebbe avere i giorni contati. «Voglio lasciare il Manchester City - l'appello diretto del giocatore -. Il calcio è cambiato molto e no so neppure se continuerò a giocare fino al prossimo mondiale. A Manchester sono stato trattato molto bene e ho dato tutto me stesso per conseguire i risultati che abbiamo raggiunto quest'anno. Ma ho bisogno di cambiare».

Se l'argentino torna sul mercato è già pronta la fila per fare il colpo, perchè tevez fa gola a molti club italiani, Inter e Juventus in testa. Anche perchè è lo stesso Tevez ad escludere un ritorno anticipato in Argentina: «Tornare a giocare per il Boca Juniors sarebbe bellissimo ma credo che sia molto difficile. Da un punto di vista economico Š praticamente impossibile immaginare che possa giocare in Argentina». Mentre il City fa da crocevia a sogni e possibili offerte, in Italia si è consumato uno storico addio: Andrea Pirlo ha lasciato tra le lacrime i compagni del Milan ed è pronto a sbarcare a Torino, per indossare la maglia della Juve. Mancano solo i dettagli, ma nei prossimi giorni l'accordo dovrebbe essere formalizzato. I bianconeri potrebbero però perdere Alberto Aquilani: il riscatto dal Liverpool costa 16 milioni, una cifra troppo alta per il club degli Agnelli. E poi i Reds sarebbero pronti a riaccogliere a braccia aperte il giocatore che in Premier non aveva fatto vedere le sue migliori qualità causa troppi infortuni. E si continua a lavorare anche alla Roma del futuro: in attesa che arrivi la nuova proprietà guidata da Thomas DiBenedetto, il nuovo ds giallorosso Walter Sabatini si è messo al lavoro per definire l'allenatore. Il primo contatto è stato con Stefano Pioli, che vede crescere le sue quotazioni per sedere il prossimo anno sulla panchina giallorossa: si parla di contatto positivo, e nei prossimi giorni ci sarà un nuovo round.

Resta in corsa comunque anche il francese Didier Deschamps. Anche l'Inter si sta guardando intorno per rinnovare la rosa: tra gli obiettivi c'è Ever Banega, talento argentino del Valencia che potrebbe arrivare alla corte di Moratti con una cifra inferiore ai dieci milioni, visto che il club spagnolo ha bisogno di fare cassa. Difficile invece avvicinare Tevez, mentre resta in nerazzurro il portiere Julio Cesar. Sfilare invece Sanchez all'Udinese resta una missione complicata, visto quanto si sono alzate le quotazioni del goleador. Boateng resta al Milan al 90 per cento, mentre l'operazione Ganso in rossonero appare sempre più difficile perchè troppo onerosa. Intanto il Genoa di Preziosi è a un passo dal concludere l'affare con Lucas Pratto, attaccante classe 1988, argentino con passaporto comunitario, in forza ai cileni dell'Universidad Catolica, che piace tantissimo al presidente Preziosi. E dopo l'ennesimo anno tormentato sembra al capolinea anche il rapporto tra Mutu e la Fiorentina: Cesena tra le possibili destinazioni dell'attaccante romeno

ROMA, LANCIA LA MOGLIE GIÙ DALLA FINESTRA: "È GRAVE"

ROMA - Avrebbe lanciato la moglie dalla finestra del loro appartamento di Torvaianica, probabilmente al termine di una lite, facendole fare un volo di 5 metri. La donna, un'ucraina di 42 anni, dopo l'impatto con l'asfalto avrebbe avuto la forza di sussurrare a un operatore del 118 la frase: «È stato mio marito». La straniera è ricoverata ora in pericolo di vita al San Camillo.
I carabinieri di Pomezia hanno tratto in arresto il marito della vittima, un ucraino 40enne, con l'accusa di tentato omicidio. L'episodio è accaduto ieri sera poco dopo le 23 in via Anchise. I carabinieri hanno ascoltato alcune testimonianze e tratto in arresto il marito della donna che però avrebbe negato le sua responsabilità dicendo che la vittima è caduta da sola perché ubriaca.
Proseguono le indagini per accertare cosa sia realmente accaduto nell'appartamento. L'ipotesi al momento più accreditata è che il 40enne abbia spinto la vittima giù dalla finestra al culmine di una violenta lite.

ROMA, ADESCA 14ENNI SU FB E LE COSTRINGE A VIDEO HOT

ROMA - Ricattate, minacciate, costrette a spogliarsi e a filmarsi con il cellulare per oltre un mese. È successo a due ragazzine di 14 anni che, chattando su un noto social network con una persona spacciatasi per una coetanea, si sono ritrovate tra le grinfie di un «orco» che le costringeva ad atti di autoerotismo filmandosi con il cellulare. L'uomo, L.F. romano di 38 anni, è stato arrestato dagli uomini del Commissariato Prenestino, diretto da Fabrizio Calzoni, con l'accusa di violenza sessuale aggravata.

La vicenda ha inizio nel settembre 2010. Una delle due ragazzine era stata adescata su internet dall'uomo che, utilizzando un account «al femminile», era riuscito a carpire la fiducia della ragazzina. Poi erano iniziate le minacce e le richieste di foto e video a contenuto erotico, in cui l'uomo aveva coinvolto anche la migliore amica della ragazzina. Giorno dopo giorno le richieste erano diventate sempre più spregiudicate.

L'uomo forniva precise indicazioni sul contenuto che doveva caratterizzare le riprese erotiche. Poi aveva iniziato a ricattarle, dicendo che se non fossero state più al gioco avrebbe messo i filmati in rete. Le ragazzine, impaurite dalle possibili ritorsioni, non avevano avuto scelta. Chiuse nel bagno dovevano filmarsi e inviare le immagini agli indirizzi di posta elettronica che l'uomo aveva loro fornito. L'epilogo a metà ottobre, quando le due 14enni hanno trovato il coraggio di confidare ai loro genitori le violenze che erano costrette a subire. I genitori delle ragazze hanno denunciato gli abusi agli agenti del Commissariato Prenestino.

Gli investigatori si sono messi subito al lavoro. Sono riusciti, così, a scoprire che dietro quei due account dal nome tipicamente femminile, si celava un uomo di 38 anni. Nell'abitazione del 38enne, sottoposta a perquisizione oltre ai video realizzati dalle ragazzine, sono stati rinvenuti numerosi filmati amatoriali a contenuto pedopornografico, che sono stati sequestrati.

Sulla base degli elementi di prova raccolti, l'Autorità Giudiziaria ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'uomo, che è stata eseguita mercoledì scorso dagli uomini del Commissariato Prenestino. Sono in corso ulteriori indagini da parte della Polizia per accertare ulteriori responsabilità dell'uomo.

CHEWING-GUM CONTRAFFATTI: MAXISEQUESTRO A PALERMO

Chewing gum con marchio Ce contraffatto
PALERMO - Avevano il marchio Ce contraffatto. Per questo le fiamme gialle, insieme a funzionari dell'Agenzia delle Dogane, hanno sequestrato a Palermo oltre 200mila confezioni di chewing gum provenienti dal Pakistan. Gli agenti, durante i consueti controlli di trasporto merci su strada, hanno fermato un autoarticolato con un container destinato a un distributore di corso dei Mille. All'interno i finanzieri hanno trovato oltre 200mila confezioni di chewing gum e puzzle non conformi alla normativa comunitaria e nazionale circa l'importazione, la distribuzione e la vendita di prodotti con marchio Ce. Immediato il sequestro amministrativo cautelare della merce.

domenica 15 maggio 2011

PIPPA MIDDLETON: LA NUOVA STAR ALLA CORTE INGLESE

LONDRA - È nata una stella alla corte d'Albione.Pippa (Philippa Charlotte) Middleton, sorella diKate (Catherine Elizabeth) neo duchessa di Cambridge, sposata al futuro re d'Inghilterra, indimenticabile nel suo abito-sirena, sensualissimo e frusciante, mentre teneva il velo alla sorella. Il 'Tatler' l'ha recentemente definita 'la single più amata del Gotha internazionalè. Durante il 'royal wedding' tutti gli occhi erano puntati su di lei. Anche quelli del principe consorte, Filippo di Edimburgo e dell'affascinante e scanzonato Harry del Galles, fratello dello sposo. E si parla già di un secondo matrimonio in vista. Più glamour, aristo-chic, come quello di William & Kate. Ma la giovane responsabile delle pubbliche relazioni di 'Table Talk', la società di famiglia che gestisce catering e feste per bambini, per il momento smentisce. Da oltre un anno è fidanzata con Alex Loudun, 30 anni banchiere, ex giocatore di cricket, amico del principe William, incontrato ad Eton. Un curriculum di tutto rispetto quello di Pippa Middleton. Solo amici e amicizie influenti, per lo più aristicratici, sempre molto ricchi. A Marlborough e Edimbourg dove si è laureata in storia e letteratura inglese, l'allieva modello, ha sempre preferito la compagnia di lord Edward Innes-Ker, figlio del duca di Roxburgh o del conte di Percy, unico erede della fortuna del duca di Northumberland, ma anche di Jonathan Jardine Paterson, figlio del magnate Jardine Matheson, dell'aristocratico scozzese Billy More Nesbitt o di Simon Youngman, erede di una dinastia di industriali. Nei tabloid inglesi le scommesse sono all'ordine del giorno. Per rinverdire i fasti del 'royal wedding', al quale hanno assitito oltre 2 miliardi di spettatori, senza contare tutti quelli giunti per l'occasione a Londra. Un nuovo matrimonio, dunque? Non c'è che l'imbarazzo delle scelta per Pippa Middleton. Puntare ancora in alto, si deve e si può. Complicità, battute, frasi sussurate dal balcone di Buckingham Palace con il principe William. Pippa apparentemente distante, ma divertita. Eppure il principino è fidanzatissimo, da anni, con Chelsy Davy, 25 anni, insieme tra alti e bassi dal 2004, avvocato in uno studio di Londra. Conosciuta in Africa, nello Zimbabwe, dove il padre ha fatto fortuna nell'organizzazione dei safari, la giovane Chelsy, griffata Alberta Ferretti al matrimonio di William & Kate, avrebbe confidato ad alcuni amici: «Impossibile immaginare di poter far parte un giorno della famiglia reale inglese. Le luci della ribalta non fanno per me». Anche se alcuni intimi del principe Henry giurano di aver sentito sussurrare alla bionda fanciulla, durante il coctail offerto dalla regina, 'ricordati, la prossima sposa sarai tù. Ma se il principe Henry risulta, per il momento impegnato, non c'a che l'imbarazzo della scelta tra i rampolli del gotha internazionale. Futuri sovrani, eredi di fortune miliardarie, con pedegree invidiabili. Come il principe Alberto Turn un Taxis. Secondo il magazine 'Forbes' il su patrimonio si aggira intorno a 2miliardi di euro. Alberto è il più giovane miliardario del pianeta. Dai suoi antenati ha ereditato il monopolio delle poste, esperto nel campo della finanza, con la sua famiglia è proprietario di numerosi immobili tra i quali il castello di Saint-Emmeram a Ratisbona, comprendente 500 stanze. Per il momento il giovane Alberto, studi di teologia a Roma, un master di finanza all'Università di Edimburgo, esperto e appassionato di automobili e cucina, sembra non abbia trovato l'anima gemella. «Sarà Dio che deciderà il momento», avrebbe confidato un giorno ad alcuni amici. E sempre in Germania abita un altro principe dai natali illustri. Si tratta di Ernst August junior di Hannover, 28 anni, imparentato, da parte di padre, con la regina Elisabetta e la famiglia Windsor, primogenito del terzo marito di Carolina di Monaco. Un patrimonio immenso, il suo, che comprende, tra gli altri, i castelli di Marienbourg e Callenberg, la villa neoclassica di Gmmunden in Austria. Nel piccolo, ma ricchissimo granducato del Lussemburgo un altro affascinante principe potrebbe attendere e impalmare la bella Pippa. Guillaume di Nassau, figlio del granduca Henri e della granduchessa di origine cubana Maria Teresa. Da anni è stato investito di numerose missioni diplomatiche all'estero. Missioni soprattutto economiche per tessere rapporti e relazioni con il proprio paese. Russia, Canada, Corea del sud, Italia, Stati Uniti. Dal 2005, inoltre, è membro del Consiglio di Stato e partecipa attivamente alla vita pubblica e politica del paese. Ha studiato in Svizzera e in inghilterra e ha frequentato la storica Accademia militare di Sandhurst, dove ha studiato il principe William d'Inghilterra. In Svezia c'è ancora in attesa un principe, non ereditario perchè SAR Carl Philip di Svezia, pur essendo l'unico erede maschio del re Carl XVI Gustaf di Svezia e della regina Silvia, ha dovuto cedere aristocraticamente il passo, alla primogenita, la principessa Vittoria che erediterà corona, scettro e potere. Eppure Carl Philip, 32 anni, rimane uno dei più bei partiti del gotha internazionale. Sportivo, amante dell'arte e della pittura, recentemente ha organizzato un' esposizione consacrata ai senzatetto. Particolarmente amato dal gentil sesso, l'affascinante principe ha troncato, qualche tempo, fa una relazione durata oltre 10 anni con una giovane pubblicitaria svedese Emma Pernald. Oggi vive con la top model Sofia Helleqvist. Ma nulla sembra impossibile nel clan dei Middleton.

GB, BIMBO BIANCO NASCE DA COPPIA DI NERI

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LONDRA - Un bambino con la carnagione bianca e i capelli biondi è nato in Gran Bretagna, da una coppia di colore. Per la seconda volta in un anno genitori di colore hanno dato alla luce un neonato biondo e con la pelle chiara. Un altro caso simile fu riportato, sempre nel Regno Unito, nel luglio 2010. Il Sunday Mirror scrive oggi che Francis Tshibangu, il padre, è rimasto di sasso quando gli hanno fatto vedere per la prima volta il bambino: «Il mio primo pensiero è stato: non è mio». Ma apparentemente non è questo il caso. Altrettanto sconcertati sono stati i medici e le infermiere della sala parto. Francis e la moglie Arlette, come l'altra coppia un anno fa, non hanno parenti o antenati bianchi. Stavolta il neonato ha i tratti somatici dei genitori all'infuori del colore della pelle e dei capelli, che sono biondo rossicci. Il piccolo Daniel (così è stato chiamato il bambino) non è un albino. I genitori hanno già un figlio di colore, Seth, che ha due anni e a cui il nuovo arrivato assomiglia come due gocce d'acqua. Gli esperti di fertilità interrogati dal giornale non sanno spiegarsi la nascita straordinaria se non per dire che può succedere una volta in un milione di casi.  

FIRENZE, 26ENNE FOLGORATO MENTRE RUBAVA IL RAME

Firenze, muore folgorato mentre ruba il rame
FIRENZE - Sarebbe morto folgorato da una scarica da 15 mila volt in un cabina dell'Enel, e non per una caduta accidentale sulla riva dell'Arno, il romeno di 26 anni che ieri era stato accompagnato in fin di vita da tre connazionali al comando della polizia municipale di Rignano sull'Arno (Firenze). Inutile l'intervento del medico del 118 che aveva tentato di rianimarlo. I tre amici del giovane, sentiti subito dai carabinieri, hanno continuato a sostenere la versione della caduta durante un sopralluogo sull'Arno dove oggi volevano andare a pescare. Dopo alcune ore sono stati arrestati con l'accusa di favoreggiamento personale: il ventiseienne sarebbe rimasto folgorato mentre rubava del rame nella cabina. A insospettire subito i carabinieri erano state le ferite sul corpo del romeno, non compatibili con una caduta, e il fatto che non sarebbero state trovate tracce sulla riva dell'Arno dove, secondo i tre, sarebbe successo. I carabinieri hanno quindi effettuato altri controlli nella zona e hanno scoperto la cabina di Enel con la porta forzata e altre tracce all'interno. Per i tre romeni è così scattato l'arresto mentre le indagini, coordinate dal pm Massimo Lastrucci, proseguono per ricostruire la dinamica ma anche il ruolo degli amici del giovane morto.

UDINE, CANDIDATO 32ENNE MUORE D'INFARTO

Germano-Avian-(il -gazzettino)
UDINE - Un infarto lo ha stroncato a soli 32 anni, mentre giocava una partita di calcio a 7 con alcuni amici. Germano Aviani, candidato come consigliere comunale a Trieste, si è accasciato al suolo ieri pomeriggio intorno alle 16, all'Ipplis di Premariccio, nei pressi di Udine.  È qui che si erano ritrovati, per una partita di calcetto amichevole, un gruppo di appassionati del posto e della città ducale. Una gara a 7, come tante per passare qualche ora insieme il sabato pomeriggio. A promuoverla alcune penne nere della frazione. Sul posto c'è anche l'alpino Giorgio Tioni, già consigliere comunale di Premariacco. È sul bordo del campo quando, dopo aver perso qualche fase di gioco, riporta l'attenzione sul prato: «Ho visto un capannello di gente, non ho capito subito». Steso a terra c'è il suo amico Germano Aviani: gli stanno già facendo il massaggio cardiaco ma è inutile. A nulla varranno pure l'intervento di un medico residente lì vicino, che si precipita sul campo dopo pochi istanti, e quello del personale del 118. Germano si spegne in un attimo ed è subito lutto. Il giovane, che avrebbe compiuto 33 anni il prossimo 29 agosto, abitava in via San Lazzaro a Cividale. Nella città ducale e nei dintorni era molto noto per la sua professione di termoidraulico. Con la "A&C" eseguiva installazione di impianti termici, trasporto gas, antincendio, climatizzazione, manutenzione e controllo. Sposato, lascia una bambina. Da circa un anno e mezzo Aviani si era iscritto al partito della Destra Sociale e Fiamma Tricolore di Cividale e si era candidato come consigliere per le amministrative del Comune di Trieste. «Avremmo dovuto vederci lunedì - dice l'amico Walter Qualizza, referente per questa formazione nella città ducale - per commentare insieme i risultati elettorali. La notizia della sua improvvisa scomparsa ci ha lasciati atterriti». Aviani era attivo anche in alcune associazioni locali: come figurante, aveva preso parte più volte ai festeggiamenti del Palio di San Donato e alla celebrazione della Messa dello Spadone. Lo scrive oggi il Gazzettino.

Mini si schianta a via Petrarca,3 morti dopo un volo di 70metri

Il luogo dell'incidente (Il Mattino)
NAPOLI -  Quella curva di via Petrarca, da dove si vede uno dei più panorami più belli di Napoli, in tanti la conoscono. Ci sono stati incidenti, diversi: molti mortali. Ed è da lì che oggi sono precipitati Gianluca, Oliviero, Gianmaria, tutti diciannovenni. Un volo di 70 metri. E la morte, sul colpo. Tragedia del sabato sera, a Napoli. Erano le 4.30 circa, ancora buio, quando l'auto con a bordo i tre amici, una Mini One 1600, ha occupato la corsia opposta al senso di marcia, poi si è schiantata in curva contro la ringhiera, abbattendola, ed è poi precipitata nel vuoto. Giù, per settanta metri: l'auto ha prima oltrepassato in volo una stradina privata, poi è caduta in un giardino, impigliata ad un albero, tra il costone di via Petrarca e la piazza San Luigi. Non ci sono segni di frenata sull'asfalto: l'alta velocità, dunque, sembra essere per la polizia municipale la causa più probabile del terribile incidente. Il magistrato ha disposto l'autopsia sul corpo dei tre ragazzi, per verificare se c'è stata assunzione di alcol o di droga. Ma, intanto, quello che resta è il dolore e le urla dei genitori, degli amici accorsi sul posto. Alcuni di loro si sono sentiti male, sono stati soccorsi dai medici del 118 quando hanno visto i corpi senza vita dei loro figli. Gianluca Del Torto, 19 anni il prossimo 31 agosto, di Napoli ma residente a Roma, guidava l'auto e ne era anche il proprietario. Con lui i suoi amici Oliviero Russo e Gianmaria De Gregorio che, invece, vivevano lì vicino, in via Posillipo. Forse erano andati ad una festa, in discoteca. Forse semplicemente un giro nella movida napoletana. Qualcuno, nel giorno della disgrazia, lancia accuse. A farlo sono soprattutto i residenti di quella zona. «Via Petrarca è costeggiata di foto di ragazzi che hanno perso la vita lungo quell'arteria - dice il parlamentare Marcello Di Caterina che abita a pochissima distanza dal luogo dell'incidente -. È una pista da corsa quella strada e a nulla sono valsi gli appelli per fare qualcosa». Ed è pesante il bilancio anche di un altro incidente, a Salerno, lungo la litoranea che conduce a Pontecagnano: undici le persone ferite, anche in questo caso tutti giovani, tra i 18 e i 27 anni. Tre le auto coinvolte nell'impatto che si è verificato stamattina alla sei. E tre i feriti le cui condizioni sono ritenute serie.

lunedì 2 maggio 2011

MANTOVA, MUORE FACENDOSI ESPLODERE IN CASA. 6 FERITI

Intervento della Croce Verde di Mantova
MANTOVA - L'esplosione a Castiglione delle Stiviere (Mn), avvenuta intorno alle 19 in un appartamento di via Chiassi, sarebbe dovuta alla volontà di un uomo di cinquant'anni, nigeriano, di farsi esplodere dopo aver ricevuto uno sfratto. Da giorni, infatti, l'uomo si era asseragliato in casa e nel momento in cui i vigili del fuoco e i carabinieri si sono presentati per dare esecuzione allo sfratto, l'uomo ha fatto esplodere l'alloggio, forse già saturo di gas.
A casua dello scoppio, come informa il 118, l'uomo è deceduto e altre sei persone, tra cui alcuni vigili, sono rimaste ferite. Sul posto il 118 di Mantova, i Carabinieri e i Vigili del Fuoco

INCIDENTE IN SPAGNA, MUORE UN'ITALIANA DI 24 ANNI

Francesca Lunardi (varesenews.it)
FORMENTERA - Tragedia a Formentera, nelle isole Baleari, dove una ragazza di Olgiate Olona (Varese), Francesca Lunardi, è morta a 24 anni in un incidente stradale. L'auto su cui viaggiava Francesca, che si trovava in vacanza a Formentera con il suo fidanzato, si è schiantata contro una moto guidata da un 41enne. Sia il centauro che il fidanzato della ragazza sono rimasti feriti in modo non grave, mentre la 24enne è morta sul colpo. Francesca e il compagno erano partiti dall'Italia il 27 aprile per un soggiorno nelle isole di Ibiza e Formentera. 

MARA PIANGE PER SPOSINI: "TI VOGLIAMO BENE"

Mara Venier apre commossa la puntata
ROMA - “Oggi per noi de La vita in diretta è una giornata molto difficile, molto difficile per tutti, per tutti noi che siamo così uniti, per questo gruppo che è diventato un po’ la nostra famiglia". È una Mara Venier provata quella che apre, in anticipo, la puntata di oggi de La vita in diretta. "Come sapete - contnua la conduttrice - per noi venerdì è stata una giornata davvero molto difficile, terribile. Il nostroLamberto non si è sentito bene, all’inizio le notizie erano diverse, parlavano di una congestione, poi non è stato così. Non voglio entrare nei particolari ma voglio soltanto dirvi che noi andiamo avanti perchè è il nostro lavoro, lo facciamo per voi che state a casa, per il gruppo di lavoro e sopratutto per Lamberto perchè Lamberto è qui con noi, nessuno prenderà il posto di Lamberto“. Mara si commuove, gli occhi diventano lucidi, le lacrime spingono per uscire e lei si rivolge direttamente a Sposini: “Lamberto mi dici sempre che sono così emotiva…hai ragione, sono molto emotiva, ma cerco di non esserlo per te perchè sono sicura che presto ritornerai qua con noi al mio fianco così mi posso appoggiare a te… e per me tu sei in ritardo. Quante volte io arrivavo prima e tu eri su che lavorari in redazione e stavi preparando la tua terza parte…per me eri in ritardo e da oggi sei in ritardo, magari un po più lungo ma sono sicura che presto questo ritardo tuo finirà e ritornerai qua in studio con noi. Ti voglio bene”.

BIN LADEN UCCISO, OBAMA: "ORA IL MONDO È PIÙ SICURO". CORPO IN MARE

WASHINGTON - Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha aperto la cerimonia alla Casa Bianca per la consegna di medaglie al valore, parlando della notizia del giorno, la morte di Osama Bin Laden dopo il blitz delle forze speciali Usa in Pakistan. «Questo è un buon giorno per l'America - ha detto Obama, aprendo la cerimonia poche ore dopo l'uccisione del numero 1 di Al Qaeda - oggi il mondo è più sicuro». Gli Stati Uniti, ha aggiunto Obama, hanno mantenuto il proprio impegno di «veder fatta giustizia». «Come comandante in capo non potrei essere più orgoglio e fiero dei nostri uomini e donne in uniforme», ha detto il presidente americano, che si è pubblicamente complimentato anche con il segretario della Difesa, Robert Gates, e con il capo degli stati maggiori congiunti delle forze armate, Mike Mullen. «Senza di loro, senza il loro straordinario lavoro, non avremmo potuto raggiungere questo risultato» ha detto Obama.

DNA SUO AL 99,9% Osama Bin Laden è stato trovato e ucciso dalle forze speciali Usa che avevano l'ordine non di catturarlo, ma di ucciderlo. A rivelarlo è stata una fonte del Pentagolo, secondo la quale l'operazione degli "uomini rana", i Navy Seal americani, era «programmata per uccidere» e non certo per catturare il capo di Al Qaeda vivo. I test del Dna effettuati sul corpo del ricercato numero 1 della Cia, annunciati dal governo americano e resi noti dalla stessa amministrazione, hanno confermato che si tratta di lui al 99,9%. Il test è stato effettuato confrontando il profilo genetico dell'uomo ucciso nel blitz in Pakistan con quello di una sorella di Osama, morta qualche anno fa di cancro.
E la morte di Bin Laden continua a far tremare il mondo per eventuali ritorsioni terroristiche. Il direttore della Cia, la principale agenzia di intelligence statunitense, Leon Panetta, ha affermato che la vendetta di Al Qaeda, dopo la morte di Bin Laden, è quasi certa. «Osama bin Laden è morto. Ma Al Qaida è ancora in vita», ha detto Panetta. «I terroristi cercheranno quasi sicuramente di vendicarlo, noi dobbiamo restare vigilanti e risoluti», ha aggiunto il numero 1 della Cia.

CORPO SEPOLTO IN MARE Le autorità americane hanno confermato che il corpo di Osama bin Laden è stato sepolto in mare. «La sepoltura ha già avuto luogo», ha confermato un alto responsabile dell'amministrazione Obama. «Abbiamo fatto tutto il possibile perchè il corpo fosse trattato secondo le tradizioni musulmane - ha detto il responsabile - È un compito che abbiamo preso molto seriamente». La tradizione musulmana vuole che i corpi siano inumati prima possibile, generalmente entro 24 ore dal decesso. Di solito sono coperti da un lenzuolo bianco. Le autorità Usa non hanno rivelato dove il corpo di Osama bin Laden è stato sepolto.

LA SVOLTA DELLA PRESIDENZA OBAMA, ANCHE IN VISTA ELEZIONI 2012 La storia passa per le stanze della Casa Bianca di Barack Obama, rilancia la presidenza del giovane presidente della «speranza» e illumina di luce nuova il tunnel buio dove, da troppo tempo, Obama era costretto a muoversi con difficoltà crescenti. Solo pochi giorni fa era stato costretto a mostrare in televisione il suo certificato di nascita, per respingere gli attacchi di chi non credeva che fosse nato in America e, forse, che fosse anche musulmano. Oggi nessuno più dubita e può dubitare della sua profonda anima americana. Dopo guerre lunghe e estenuanti, lavoro sottotraccia di intelligence, ma anche errori e molte battute a vuoto, Obama chiude il cerchio del lavoro di George W. Bush e vince la guerra contro Osama bin Laden, l'uomo che aveva fatto uccidere tremila americani in quell' undici settembre di dieci anni fa. Non ha vinto però la guerra contro Al Qaida. La galassia del terrore continuerà a colpire, le sue cellule sparse nel mondo - dallo Yemen, al Marocco, dalla Somalia al Pakistan - hanno da tempo la necessaria autonomia per agire contro l'odiato occidente. E si faranno sentire presto. Già oggi hanno promesso vendetta e ricordato che muore bin Laden ma non le sue idee, se idee possono essere definite quelle del fondatore di Al Qaida. Obama ha però vinto la guerra contro il simbolo di tutto questo, contro il punto di riferimento ideologico del jihadismo e dell'estremismo islamico. Nessuno considera chiusa la guerra contro il terrorismo e alla Casa Bianca si stanno attrezzando per nuove sfide.

Da oggi, Obama entra nella storia come il presidente che ha trovato e fatto uccidere l'ideologo e il mandante del più duro attacco che l'America abbia dovuto subire. E ha mostrato di saper agire senza tentennamenti. Ha dato il via libera alla missione speciale che prevedeva esplicitamente l'eliminazione di bin Laden. Da stanotte, negli Stati Uniti non si parla dei problemi del deficit e del debito, della disoccupazione e della mancanza di futuro, delle guerre che non finiscono in Iraq e Afghanistan e di quelle che non si vogliono fare, come in Libia. Da stamani gli americani sono tutti idealmente a Ground Zero con una bandiera in mano, a cantare l'inno nazionale e forse a ripetere uno slogan che in molti avevano dimenticato: «yes, we can». Da oggi, anche la campagna elettorale è inevitabilmente destinata a cambiare. Iniziata prima in maniera strisciante, era già diventata aspra e dura nelle ultime settimane. Con l' uccisione del leader del terrorismo globale, Obama segna molti punti a suo vantaggio e allunga in maniera decisiva nei confronti dei futuri rivali repubblicani. La strada è ancora lunga e in un anno e mezzo molte cose possono accadere. Ma oggi Obama può sorridere. Perchè i suoi avversari dovranno faticare moltissimo per convincere gli americani a non rieleggere l'uomo che ha vinto la guerra contro Osama bin Laden.

FUNERALI SULLA PORTAEREI Un funerale religioso per Osama Bin Laden è stato celebrato a bordo della portaerei americana Carl Winson. La cerimonia si è svolta nel rispetto delle tradizioni musulmane, è cominciata alle 07:10 ora italiana ed è terminata 50 minuti dopo, ha spiegato l'alto ufficiale Usa, aggiungendo che «è stata seguita la tradizionale procedura dei funerali islamici». Il corpo di Bin Laden è stato lavato, poi è stato avvolto in un lenzuolo bianco e infine messo in un sacco reso pesante. Un ufficiale militare ha letto un testo religioso che un interprete ha tradotto in arabo. Conclusa la preghiera, il corpo è stato messo su una tavola che e poi è stata inclinata per farlo scivolare nell'Oceano.

LE IMMAGINI DEL BUNKER Osama Bin Laden si rifugiava nel bunker a poco pù di un'ora da Islamabad dal 2005. La tv americana Abc ha mostrato le immagini del covo del terrorista: caos e sangue nella stanza in cui è stato ucciso. Durante il blitz, a cui secondo la tv pachistana avrebbe opposto resistenza, sono morti anche un figlio, altri due uomini e una donna.

AL ZAWAHRI NUOVO LEADER DI AL QAEDA Sarà il braccio destro di Osama bin Laden, Ayman al Zawahri, a prendere il comando di Al Qaida dopo la sua uccisione: ne è certo l'ex capo dei servizi pachistani di intelligence (Isi), il generale a riposo Hamid Gul. Considerato il vero cervello del movimento, Al Zawahri è un medico di professione che incontro Bin Laden in Pakistan o Afghanistan ai tempi della resistenza contro l'invasione sovietica in quest'ultimo paese. Nessuno sa dove attualmente si trovi il terrorista egiziano, e l'Fbi ha posto sulla sua testa una taglia di 25 milioni di dollari. In una intervista ad una tv privata, Gul ha anche manifestato il timore che «ora potrà esservi una reazione violenta delle fazioni di Al Qaida in Europa, Africa e Medio Oriente, dato che esistono filiali molto pericolose del movimento in Yemen, Tunisia e Libia. L'ex responsabile dei servizi segreti militari ha detto che »con questo colpo Barack Obama può avviare la sua campagna elettorale argomentando di avere risolto il principale problema che aveva portato le truppe americane in Afghanistan. «Per il Pakistan - ha concluso - giungono invece momenti molto difficili perchè gli usa cercheranno di destabilizzarlo per prendere il controllo del suo arsenale nucleare»