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venerdì 17 giugno 2011

Che fine ha fatto Steve Urkel??

Vi ricordate di Steve Urkel, tutto occhialoni da vista, bretelle e pantaloni aderenti e cortissimi?
Il simpatico ragazzino nerd del telefilm Otto sotto un tetto, vicino di casa della famiglia Winslow e perdutamente innamorato di Laura, si racconta in un'intervista a Vanity Fair America.
Scomparso dagli orizzonti del grande pubblico con la fine della serie, andata in onda dal 1989 al 1998, Jaleel White, 34 anni, che interpretava Steve, ha avuto una carriera molto attiva, recitando in altri telefilm e doppiando videogiochi.
Ora è pronto per il grande salto dietro la macchina da presa: girerà una commedia romantica prodotta dal regista de Il mio grosso grasso matrimonio greco.
Intanto non rinnega il suo ruolo più famoso, quello che gli ha dato «un casino di soldi», ma che è stato anche una prigione per quasi dieci anni.
Essere sempre il «ragazzino sfigato» non è stata proprio una passeggiata: «Amavo quel personaggio. Il problema era che stavo maturando. Dovevo fare molti sacrifici a livello fisico. Non potevo cambiare taglio di capelli, non potevo andare in palestra. Stavo ritardando la mia stessa crescita di uomo».
Anche la produzione del telefilm cercava di combattere la trasformazione fisica di White in ogni modo: «Mi mandavano delle note sul rigonfiamento nei miei pantaloni. Me ne facevano indossare di così stretti che, a un certo punto, abbiamo avuto un problema lì! Nell'ultima stagione abbiamo dovuto allentarli».
Una vita non facile per chi è vissuto sul set dai 13 ai 22 anni. Ma Jaleel non recrimina: «Sono il ragazzino di colore più pagato nella storia della televisione, cercavo solo di prolungare gli assegni il più possibile!».

Napoli:topi siringhe e preservativi in mare

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lunedì 13 giugno 2011

SFIGURATA DA UNA SCIMMIA, HA UN VISO NUOVO -FOTO

Il sorriso di Charla
HARTFORD - Due anni fa Charla Nash, una donna statunitense di 57 anni, ha vissuto un dramma terrificante. Travis, la scimmia che un amico teneva in casa come animale di compagnia, l'ha improvvisamente attaccata sfigurandole il viso e le mani. Ma adesso Charla è pronta ad iniziare una nuova vita: dopo 20 ore di complesso intervento chirurgico, i medici sono riusciti a restituirle un viso nuovo. "E' meraviglioso e sorprendente", ha detto il fratello.
Purtroppo la medicina non può restituirle la vista; i suoi occhi sono stati strappati dai morsi dell'animale. La donna non aveva neanche il naso, nè le labbra, l'inaudita violenza della scimmia l'aveva lasciata anche senza l'avambraccio sinistro, e dell'estremità destra conservava solo il pollice. Le sono state trapiantate anche le mani, ma pochi giorni dopo sono state rimosse per problemi di rigetto. L'incubo la perseguitava in ogni momento della sua vita quotidiana, non poteva mangiare dei cibi solidi, aveva bisogno della respirazione assistita, beveva da un tubetto, e si copriva con un velo. Ma il momento di ricominciare è arrivato, i dottori affermano che nei prossimi mesi Charla sarà in grado di mangiare con normalità, respirare, parlare, e per prima volta in molto tempo, anche sorridere.

ISRAELE, BIMBA NASCE 2 ANNI DOPO LA MORTE DELLA MADRE

bimba nasce due anni dopo la morte della madre
TEL AVIV - La sua mamma biologica è morta circa due anni fa ma, grazie all'aiuto di una madre surrogata, una bambina israeliana è venuta al mondo per volontà di suo padre, Nisim Ajash, che ha voluto esaudire la precisa richiesta della moglie Keren, morta nel novembre 2009 per un tumore al cervello all'età di 35 anni. La scoperta della malattia aveva impedito alla coppia di portare a termine un trattamento per la fertilità, per il quale erano stati congelati degli embrioni. Dopo la morte della moglie, il vedovo ha quindi inziato una lunga battaglia legale e burocratica per esaudire il desiderio di Keren. La legge israeliana autorizza il ricorso ad un utero in affitto, ma solo se la richiesta proviene da una famiglia composta da un uomo e una donna. Mai nessuno aveva fatto una simile richiesta anche per conto di una defunta. Ottenuto finalmente il via libera dal tribunale, Nisim Ajash ha trovato una madre surrogata negli Stati Uniti che ha accettato in cambio di 100mila dollari e ha partorito la piccola giovedì scorso. La notizia è stata confermata da Irit Rosenblum, presidente dell'associazione New Family che ha sostenuto il vedovo durante la sua battaglia legale. Appena possibile, la bambina verrà portata in Israele dove il padre intende farla crescere.

RAGAZZINA SFONDA UNA VETRINA E MUORE A TORINO

TORINO - Una ragazzina italiana di 15 anni,Giorgia Gallo, è deceduta per le gravissime ferite riportate dopo aver sfondato una vetrata giocando con un amico nel cortile, nella periferia nord di Torino, in corso Cincinnato 256. La causa principale della sua morte - secondo le prime informazioni - potrebbe essere stata la lesione della vena giugulare. La ragazza, pur essendo stata portata al pronto soccorso dell'ospedale Maria Vittoria, non ce l'ha fatta. I medici hanno tentato di salvarla ma ogni sforzo è stato vano. Giorgia viveva a San Gillio, comune dell'hinterland.

mercoledì 1 giugno 2011

MELISSA SATTA E DI CAPRIO, SCOPPIA L'AMORE?

Melissa Satta e Leonardo Di Caprio
AMALFI - Terminata la sua storia con Christian Veri, Melissa Satta sembra che abbia allacciato una relazione con Matto Ferrari, ex di Aida Yespica. La bella ex velina però è stata paparazzata da "Diva e donna" sullo yacht del magnate russo Vladislav Doronin (fidanzato di Nomi Campbell) sulla costiera amalfitana in compagnia dell'attore Leonardo Di Caprio. Chissà che dopo Eli-George non si formi una nuova coppia velina italiana- attore americano

FA UNA GARA DI BELLEZZA: 19ENNE ISLAMICA LAPIDATA

Katya Koren, lapidata in Ucraina per aver partecipato ad un concorso di bellezza
KIEV - E’ stata lapidata per aver partecipato ad un concorso di bellezza. La 19enne musulmana Katya Koren è stata uccisa in Ucraina, non lontano da casa sua, in un villaggio in Crimea. La ragazzina è stata assassinata per aver violato la Sharia prendendo parte a quel concorso. La polizia sta indagando sulla sua morte, dopo aver trovato il suo corpo straziato dalle pietre sepolto in una foresta. Gli amici della ragazza hanno raccontato che Katya amava indossare vestiti alla moda, e che nel concorso in Ucraina era arrivata settima. Il suo cadavere è stato trovato una settimana dopo la scomparsa. Nel mirino degli agenti ci sono tre giovani musulmani, che l'avrebbero uccisa proclamando che la sua esecuzione era dettata dalla legge islamica. Uno dei tre, Bihal Gaziev, è in arresto e ha raccontato alla polizia che Katya non ha rispettato la Sharia, e che non ha rimorsi per la sua morte.

DE MAGISTRIS: "PER NAPOLI VOGLIO UN NUOVO STADIO"

di Matilde Andolfo
NAPOLI - «Sindaco ora hai un sacco di cose fare, devi ricostruire questa città». Il primo giorno da sindaco di Napoli, per Luigi de Magistris, è iniziato così, in strada e tra i cittadini. Cappuccino allo storico caffè Gambrinus, incontro con il prefetto, telefonate da Bersani a Fini. Perfino l’incontro quasi fortuito con il cardinale Sepe: «Speriamo di poter lavorare tanto e insieme», gli ha cordialmente augurato l’Arcivescovo. E il neo primo cittadino: «Non c’è dubbio che lavoreremo insieme, ognuno per le proprie competenze ed autonomie. Il mondo cattolico è fondamentale per la rinascita di questa città»..
Più tardi, durante la sua prima conferenza da primo cittadino, De Magistris ha ribadito il concetto: «Non sono un fazioso, dialogherò anche con Berlusconi». E il primo pensiero va alla questione rifiuti, nonchè al pronosticabile duello con la Regione Campania: «Userò tutte le mie capacità di persuasione politica e ogni strumento democratico per convincere il Governatore Stefano Caldoro a revocare il bando per la costruzione del secondo termovalorizzatore. Non favorirebbe la raccolta differenziata che, invece, molti cittadini di Napoli hanno dimostrato di saper fare benissimo. Saranno i dipendenti comunali a promuovere una grande campagna di comunicazione, che sarà accompagnata all’eliminazione dei cassonetti nelle strade. Napoli sarà più bella».
Il vicesindaco? «Una giovane donna». E Umberto Ranieri del Pd? «Lo ringrazio per essermi stato vicino dal primo momento, tuttavia non sarà il vice sindaco perchè non credo rappresenti una novità. Credo sia la cosa migliore anche per lui». A breve verrà definita la giunta: «Ho preso un impegno circa la presenza di donne e giovani». Nella città di De Magistris ci sarà sempre più spazio per lo sport. Non solo calcio, anche se «le decisioni sul Napoli e sullo stadio saranno prese con il presidente Aurelio De Laurentiis. Credo comunque - dice ancora - che il Napoli meriti uno stadio nuovo, all’altezza dei suoi tifosi. Bisogna coinvolgere l’unica vera ideologia rimasta, ovvero il Napoli. Lavoreremo insieme alla società azzurra per trovare la soluzione migliore».
Il sindaco ritorna anche sui festeggiamenti per la vittoria: «E’ stato uno dei giorni più belli della mia vita, sono stato ripagato di tante sofferenze. Vedo aspettative enormi, quasi miracolistiche». Ma anche i miracoli hanno bisogno di tempo per realizzarsi: «Infatti, spero di essere il sindaco di Napoli per due mandati». (ass)

PADOVA, L'AUTO LA SCHIACCIA DAVANTI ALL'ASILO

Michela Bonaldo
di Riccardo Tagliapietra
CAMPOSAMPIERO - Ha parcheggiato l’auto davanti all’asilo nido, lungo la stradina in discesa. E’ uscita dimenticando il freno a mano. Forse per la fretta di far salire il figlio più piccolo di due anni, senza far aspettare troppo l’altro bimbo di 7 mesi sistemato sul seggiolino dell’auto. Ma la Bmw 330 ha cominciato a muoversi. Michela Salvalaggio in Bonaldo, 35 anni, originaria di Fiumicello, temendo che il piccolo in auto si potesse fare male, ha tentato di fermare l’auto, ma è stata travolta. E’ morta poco dopo il ricovero all’ospedale. La donna, titolare del Bar Riviera assieme al marito, Rudi, era molto conosciuta in paese.
L’incidente è accaduto ieri mattina verso mezzogiorno davanti all’asilo comunale di via Robert Baden Powell, la strada che collega l’istituto e la scuola materna con la principale via cittadina, passando a fianco degli impianti sportivi e del sagrato del Duomo di S. Pietro. Michela Salvalaggio, secondo una prima ricostruzione della polizia municipale, una volta accortasi che l’auto stava scendendo dalla stradina, avrebbe tentato di fermarla, rimanendo schiacciata dalla pesante berlina tedesca contro il cancello dell’asilo. Immediati i soccorsi. Dopo un primo intervento per stabilizzarne le condizioni apparse subito gravi, i medici hanno portato subito in sala operatoria la 35enne, ma non c’è stato nulla da fare. Qualche ora dopo e il suo cuore ha smesso di battere.

TORINO, SUICIDA A 15 ANNI LANCIANDOSI DA 20 MT

L'itis di Torino
di Davide Petrizzelli
TORINO - Il salto dal balcone, verso l’ora di pranzo. Un volo di 20 metri, lo schianto, sordo, nel cortile del caseggiato in cui abitava con mamma e papà, in corso Galileo Ferraris. È finita così la breve esistenza - appena 15 anni - di Giordano Tiracorrendo, uno studente dell’Itis Avogadro per cui la vita, forse, si era fatta davvero troppo pesante. Ma ancora non si è riusciti a capire bene il perché. La polizia, intervenuta sul luogo dell’accaduto e accertato che si trattasse senza ombra di dubbio di suicidio, ha escluso che il gesto sia stato motivato da episodi di bullismo a scuola. «Giordano era integrato, andava d’accordo con i compagni e frequentava la scuola con buon profitto», ha detto il preside Tommaso De Luca, sotto choc. Aveva soltanto un’insufficienza, in storia. Troppo poco per motivare la scelta di farla finita. Pare anche che non avesse ancora una ragazza e che quindi anche un suicidio per ragioni sentimentali non stia in piedi. I veri motivi, dunque, potrebbe non averli detti a nessuno. Per la polizia il caso è chiuso. Non è stato trovato alcun biglietto d’addio e «non verrà avviata alcuna ulteriore indagine se non l’espletamento delle pratiche del caso per fatti del genere», fanno sapere dalla questura.
Giordano abitava con la famiglia al sesto e ultimo piano di un palazzo abitato da famiglie di militari. Il padre, infatti, è maggiore del Genio guastatori, il corpo dell’esercito che si muove per disinnescare e fare brillare ordigni. La madre, invece, lavora all’istituto Steiner. Quando sono stati raggiunti dalle telefonate che raccontavano che cosa aveva fatto loro figlio, si sono precipitati a casa disperati. Hanno trovato Giordano sotto un piumone granata che le forze dell’ordine avevano steso per evitare di mostrare lo scempio del corpo. (ass)

CALCIO, BUFERA SCOMMESSE: BEPPE SIGNORI ARRESTATO, INDAGATO BETTARINI

Stefano Bettarini
CREMONA - Torna l'ombra delle scommesse sul calcio italiano, 31 anni dopo il maxiscandalo che portò il Milan in serie B e appena 5 anni dopo Calciopoli. Una grande inchiesta in tutta Italia vede coinvolti infatti pezzi da 90 del nostro calcio, che secondo le accuse avrebbero pilotato diversi match di serie B e Lega Pro. A finire in manette, 16 persone, tra cui l'ex bomber della Lazio e della Nazionale Beppe SIgnori (per lui disposti gli arresti domiciliari) e i calciatori dell'Ascoli Vincenzo Sommese, ex ala del Torino (e peraltro già implicato nel 2007 in vicende legate al calcioscommesse), e Vittorio Micolucci, anch'egli all'Ascoli ed ex giocatore di Udinese e Bari. Ai domiciliari anche l'ex giocatore della FiorentinaMauro Bressan, mentre in manette è finito anche il portiere titolare del Benevento, il 27enneMarco Paoloni. Risulta indagato, inoltre, l'ex calciatore della Fiorentina Stefano Bettarini, ex marito di Simona Ventura e presentatore di Quelli che il Calcio.

CALMANTI AI GIOCATORI PER CONDIZIONARE LE PARTITE Per condizionare i risultati degli incontri sarebbero stati dati anche dei calmanti ai calciatori, in modo che giocassero al di sotto delle loro possibilità. È uno degli aspetti che sarebbe emerso, secondo quanto si apprende, nel corso dell'indagine sul calcio scommesse che ha portato all'arresto di 16 tra ex giocatori, calciatori in attività, dirigenti di società e liberi professionisti. L'episodio si sarebbe verificato alla fine del campionato scorso della Lega Pro e coinvolgerebbe la Cremonese. In occasione di una sfida importante, uno degli indagati avrebbe messo nelle bibite a disposizione dei calciatori prima e durante l'incontro un calmante per 'addormentarlì e peggiorare le loro prestazioni. Al termine della partita cinque giocatori e un massaggiatore della squadra si sarebbero sentiti male. Da quell'episodio sarebbe scattata l'indagine che ha portato agli arresti di oggi.

ARRESTI IN TUTTA ITALIA La polizia di Cremona, coordinata dal Servizio Centrale Operativo (Sco), ha operato in stretta collaborazione con le Questure di Bari, Como, Bologna, Rimini, Pescara, Ancona, Ascoli Piceno, Ravenna, Benevento, Roma, Torino, Napoli e Ferrara. Nello specifico i soggetti in questione, uno dei quali con precedenti di polizia per analoghi reati, sono stati individuati a seguito di una complessa serie di riscontri da parte della squadra mobile della Questura di Cremona che, dopo un'attività investigativa protrattasi per circa sei mesi ha individuato, tra le altre, «le responsabilità in ordine a un grave evento verificatosi in occasione di un incontro di calcio disputatosi al termine dello scorso anno» a Cremona.
Le indagini della polizia hanno scoperto un contesto ben più ampio collegato ad alcuni soggetti gravitanti nel mondo del calcio che, secondo gli investigatori, in ragione di conoscenze e di contatti diretti ed indiretti, erano in grado di condizionare i risultati di alcuni incontri per poi effettuare puntate di consistenti somme di denaro attraverso i circuiti legali delle scommesse sia in Italia che all'estero. Secondo la polizia, gli elementi acquisiti nel corso delle indagini sono tali da delineare l'esistenza di una organizzazione criminale costituita da calciatori ed ex calciatori professionisti di comprovata esperienza anche a livello nazionale, nonchè di titolari di agenzie di scommesse, liberi professionisti ed altri individui i quali, con specifici e ben determinati compiti e ruoli, riuscivano o in alcuni casi comunque tentavano di pianificare, attraverso accordi verbali e impegni di carattere pecuniario, la manipolazione di alcuni eventi calcistici.

31 ANNI FA CARABINIERI IN CAMPO Calcio e scandali. Un binomio 'epicò che ha più di 80 anni di vita, un filo rosso che ha tenuto unito il pallone, in Italia e non solo, tra squalifiche, retrocessioni, coinvolgimenti eccellenti, manette soprattutto quando la posta si faceva alta. Già, perchè è con le scommesse che il pallone ha preso la sua peggior deriva, sconfinando dal campo al tribunale, officiando il tradimento dei tifosi; e ogni volta è stata bufera.
La prima nel lontano 1927, quando il derby Torino-Juve salì alla ribalta per un episodio di corruzione che costò la revoca dello scudetto ai granata. Piccola cosa se messa a confronto con lo scandalo vero che squassò i vertici della serie A. La tempesta arriva infatti nel 1980, dopo l'esposto di due scommettitori: nella polvere e in carcere finirono nomi noti anche del massimo campionato, tra cui Manfredonia e Giordano della Lazio, Albertosi e Morini del Milan, compreso il presidente dei rossoneri, Felice Colombo. Giornate pesantissime, con i campioni del calcio made in Italy portati via in manette dai Carabinieri mentre sullo sfondo andavano in scena i 90 minuti più attesi della settimana.
La giustizia ordinaria assolve allora i giocatori coinvolti, ma quella sportiva usa il pugno di ferro: Milan e Lazio retrocedono in B (per i rossoneri si tratta della prima discesa tra i cadetti): le squalifiche per i calciatori vanno da tre mesi a sei anni. Colpito anche Paolo Rossi, salvato solo dall'amnistia dell'82 grazie alla quale partecipa al fortunato Mondiale in Spagna che porta degli Azzurri di Bearzot il terzo titolo iridato. Si trattò del primo grande scandalo di illeciti sportivi e partite truccate nella storia del calcio italiano, che portò anche alle dimissioni del presidente federale Artemio Franchi.
Ma anche in epoche più recenti il calcio scommesse è tornato padrone della scena: nel 2001 un'inchiesta su Atalanta-Pistoiese di Coppa Italia, per un presunto tentativo di combine per consentire scommesse pilotate. Nel 2004 un altro mezzo tsunami: sotto i riflettori dei giudici sportivi finiscono il Modena, la Sampdoria, il Siena e alcuni giocatori noti, tra cui Stefano Bettarini, allora marito della conduttrice tv Simona Ventura, che la disciplinare 'condanna' a cinque mesi di stop. Il Modena evita la retrocessione, blucerchiati e toscani se la cavano con una multa, prosciolto il Chievo, pure finito nella bagarre.
Un altro terremoto l'Italia del pallone lo ha vissuto nel 2006, con Calciopoli: ma qui lo scandalo non era per le scommesse, ma per la presunta corruzione di arbitri e di massimi dirigenti di club. Una bufera - che prosegue ancora nelle aule del tribunale di Napoli - che portò in ambito sportivo alla retrocessione in serie B addirittura della Juventus. E poi il colpo di spugna sui vertici di allora, presidente federale compreso.
Ma gli scandali non hanno confini. In Germania nel 2009 quindici persone finirono in manette nell'ambito di un'inchiesta su un giro di scommesse illegali legato a una serie di partite di calcio truccate in una decina di Paesi europei. L'Uefa allora aveva avvertito: sta per scoppiare uno scandalo scommesse di dimensioni europee. Un fil rouge da cui il pallone non sembra proprio riuscire a districarsi.