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martedì 19 aprile 2011

Arrigoni, la madre: "Sia fatta giustizia"


FOTO AP/LAPRESSE

18:35 - "Che giustizia sia fatta, che i colpevoli paghino, ma nel rispetto della dignità della vita umana". Questo l'accorato appello alle autorità di Hamas di Egidia Beretta, la madre di Vittorio Arrigoni, l'attivista italiano ucciso a Gaza. "So che a Gaza vige la pena di morte e io sono contro la pena capitale, anche per i killer di mio figlio", ha aggiunto la donna a Peace Reporter.
"So che a Gaza vige la pena di morte. I presunti esecutori dell'omicidio di Vittorio, se ritenuti colpevoli, verranno quasi sicuramente uccisi - ha precisato la madre di Arrigoni -. Io sono contro la pena di morte, e anche Vittorio lo era. Considerava la vita come il valore supremo. Per questo, chi dovrà giudicare i suoi assassini sappia che Vittorio non avrebbe mai voluto che fossero condannati a morte".

"Se la morte di Vittorio non porterà che frutti di pace e di speranza, quest'altra morte non genererebbe che odio e violenza - ha concluso Egidia Beretta, che è anche il sindaco di Bulciago, il paese nel lecchese da cui provenita Vittorio -. Se me ne compiacessi, come potrei, come potremmo continuare a ripetere il grido, l'appello, la supplica di Vittorio: Restiamo umani?".

Blitz di Hamas:  arrestati due ricercati, il terzo si è suicidato
Miliziani di Hamas hanno compiuto un blitz nel campo profughi di Nuseirat, nella Striscia di Gaza, nel tentativo di arrestare i tre latitanti ricercati per il rapimento e l'uccisione del volontario italiano Vittorio Arrigoni. Lo riferiscono fonti della sicurezza locali. Secondo quanto si apprende, due ultraintegralisti sono stati arrestati, mentre il terzo, il giordano Abu Abdel Rahman Bereitz, si sarebbe suicidato per evitare la cattura.