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martedì 26 aprile 2011

TG5 COPIA DA CHI L'HA VISTO: FINTA PERIZIA E GAFFE -VIDEO

Gaffe del Tg5 che copia da Chi l'ha visto
ROMA - Gaffe del Tg5 che si fa beccare nel copiare ‘Chi l’ha visto’, tanto da prendere una cartolina ricostruita dalla trasmissione e farla analizzare da un perito. E’ successo per il caso delle gemelline scomparse. Il padre suicida delle due bambine aveva scritto una lettera in tedesco e il programma l’aveva tradotta e riscritta in italiano. Il Tg5 ha ripreso la cartolina riprodotta e ha ha fatto compiere una perizia calligrafica ad un perito esperto.

E’ la conduttrice della trasmissione, Federica Sciarelli a dare notizia dell’incresciosa gaffe compiuta dal Tg5: “Dunque, vi dico, noi non mettiamo mai bocca negli altri programmi, ma sapete che molti si stanno occupando della nostra trasmissione, di ‘Chi l’ha visto?’ – esordisce la Sciarelli - e siamo orgogliosi e contenti di essere copiati, a volte anche sfacciatamente, ma dobbiamo dare questa che è un po’ anche una notizia di servizio, perché qualcuno nel prendere uno dei nostri documenti è incappato in un errore madornale, facendovi poi incappare anche dei periti”. Sulla cartolina che il papà di Sara e Livia ha scritto alla moglie prima di suicidarsi, raffigurante un coniglio su di un prato, si legge: ‘Senza di te non posso vivere, mi manchi tanto…ma ormai è troppo tardi’. “Ma voi sapete – sottolinea la conduttrice – Schepp scrive in tedesco e noi abbiamo fatto solo una ricostruzione della cartolina, con il nostro Matteo Berdini e il grafico, che si chiama anche lui Matteo. La scrittura è la nostra, anzi della macchina che usiamo – ha continuato la Sciarelli – ma che cosa è successo? Che è stata fatta una perizia calligrafica su questa cartolina da un perito (se non due)”.

Da questa Schepp sarebbe risultato, a detta del perito, “un uomo malato, pieno di rabbia, eppure incredibilmente freddo e misurato, un individuo diviso a metà”. Il servizio del Tg5 continua così: “Nella scrittura ci sono due segni che dicono molto di lui: l’angolosità e l’attaccata. L’angolosità molto evidente nella ‘m’ e nella ‘n’, come ad esempio nella parola ‘manchi’, rivela un’aggressività latente, la rabbia che ha dentro e anche uno spirito vendicativo. L’attaccata, cioè il fatto che Matthias nello scrivere non stacca mai la mano dal foglio come per le parole ‘vivere’ e ‘manchi’, segnala invece il tentativo di soffocare le emozioni, di tenere a bada gli impulsi. In più, vedete, ci sono due sottolineature: la prima rimarca i sentimenti, l’amore che nutre verso questa donna, verso la moglie, la seconda invece è molto più marcata, ha sottolineato la parola due o tre volte e segnala il desiderio di rivalsa”. La Sciarelli conclude con un ultimo particolare della perizia: pare che siano stati ritrovati all’interno della scrittura “tratti femminei”, chissà cosa ne penseranno il giornalista e il grafico che hanno ricostruito la cartolina e montato l’intero servizio.