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mercoledì 25 maggio 2011

ELISA ANZALDO LASCIA IL TG1: "BASTA CON NOTIZIE FALSE"

Elisa Anzaldo
ROMA - “Non posso più rappresentare un telegiornale che ogni giorno rischia di violare i più elementari doveri dell’informazione pubblica come equilibrio, correttezza, imparzialità e completezza dell’informazione”. Così, con una lettera al direttore del Tg1 Augusto MinzoliniElisa Anzaldo, che conduce il Tg della notte su Raiuno, chiede di essere sollevata dal suo incarico. Ora, dopo che l’intervista del premier Silvio Berlusconi è costata al Tg1 250mila euro di multa, la Anzaldo ha deciso di rendere pubblica la missiva, attraversoRepubblica.

“Per motivi professionali e deontologici non ritengo più possibile mettere la faccia in un tg che fa una campagna di informazione contro”, scrive la giornalista, la cui dipartita arriva dopo quelle di Maria Luisa Busi e Tiziana Ferrario, che del Tg1 disse: “Mai scesi così in basso”. La Anzaldo scrive rivolge anche un ringraziamento a Minzolini: “per avermi spiegato il perché non consideri notizia quelle che io invece ritengo tali e come me molti mezzi di informazione”.

Già il 19 aprile scorso, la Anzaldo voleva lasciare, ma il direttore l’aveva convinta a rimanere al suo posto. L’11 maggio, poi, la giornalista ha ribadito, con questa lettera, la propria volontà. La Anzaldo nella lettera fa un elenco delle news censurate per far piacere al Cavaliere. Non solo l’oscuramento del Rubygate, ma anche l’aver ignorato lo scandalo dei manifesti sui pm brigatisti, la proposta di un deputato del Pdl di cambiare l’articolo primo della Costituzione o il nuovo caos rifiuti a Napoli (trattato solo quando l’esecutivo ha mandato l’esercito). Tutte notizie scomode per il governo che – denuncia la giornalista – non sono state raccontate, o sono state raccontate solo in parte, al pubblico del telegiornale dell’ammiraglia Rai. Clamoroso il caso- Lassini, che per giorni ha dominato le prime pagine dei quotidiani e lo spazio di molti altri tg. O la polemiche sulle spiagge in concessione per 90 anni, provvedimento sul quale il governo ha dovuto fare retromarcia.

MINZOLINI: E' UN PROBLEMA SUO Il direttore del Tg1 Augusto Minzolini tira dritto e mostra che la decisione della Anzaldo di lasciare la conduzione del telegiornale non lo tange minimamente. «È una cosa che riguarda lei», ha detto Minzolini all'AdnKronos.

GIULIETTI: PROFONDO MALESSERE «Chiunque abbia ancora a cuore le sorti del servizio pubblico farebbe bene a leggere le lettere di Elisa Anzaldo, una coraggiosa e sensibile cronista del Tg1 stimata e apprezzata al di là di ogni logica di appartenenza politica o sindacale, perchè quella lettera riguarda la 'scomparsa dei fattì e le ragioni della perdita di credibilità del più importante tg della Rai e della azienda nel suo complesso». Lo rende noto il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti citando la lettera con cui la giornalista ha chiesto di essere sollevata dalla conduzione del tg ammiraglio per non se la sentiva di rappresentare una testata che -si legge nelle lettere della giornalista pubblicate dal sito www.articolo21.org- «ogni giorno rischia di violare i più elementari doveri dell'informazione pubblica: l'equilibrio, l'imparzialità, la correttezza, la completezza...».
«Non sappiamo - afferma Giulietti - se esista davvero 'una nuova Rai' della signora Lei, ma ci auguriamo davvero che qualcuno batta un colpo e ancor prima di pensare a nuove infornate di nomine lottizzate voglia ripristinare ora e subito le regole oltraggiate e le dignità professionali umiliate. Le dimissioni di Elisa Ansaldo sono la spia di un malessere che attraversa migliaia e migliaia di dipendenti che, da sempre, hanno amato e amano le ragioni del servizio pubblico. La Rai deve scegliere tra la loro passione e le arroganze di chi ha scelto di legare le proprie fortune ai destini di una sola persona, per di più il proprietario di quella che un tempo era considerata dai grandi dirigenti della Rai del passato, come l'azienda concorrente».