User-agent: Mediapartners-Google* Disallow: cronaca free: GRECIA FUORI DALL'EURO? L'UE: "IPOTESI SUL TAVOLO"

mercoledì 25 maggio 2011

GRECIA FUORI DALL'EURO? L'UE: "IPOTESI SUL TAVOLO"

«Lo scenario di una uscita della Grecia dall'euro ormai è sul tavolo». Lo ha scritto la Commissaria europea per la pesca, Maria Damanaki, in un intervento che compare sulla homepage del suo sito personale. «Sono obbligata a parlare apertamente» aggiunge la politica greca, esponente del Pasok attualmente al governo. «Abbiamo la responsabilità morale di guardare al dilemma con chiarezza: o troviamo un accordo con i creditori in modo che il nostro programma di duri sacrifici abbia risultati, oppure torniamo alla dracma». Introducendo l'argomento, Damanaki afferma che «la più grande conquista della Grecia nel dopoguerra, l'euro e (la presenza) del nostro paese nel mercato europeo è in pericolo».
Ma è scontro nel governo. Il futuro della Grecia è soltanto «nel quadro dell'euro» e non c'è «alcuna discussione» di un'eventuale uscita dalla moneta unica, ha detto il portavoce del governo greco Georges Petalotis, rispondendo alla domanda dei giornalisti se nei negoziati per risolvere la crisi del debito figuri anche l'ipotesi di un abbandono della divisa unica. «No, non c'è una simile discussione», dice Petalotis. In una nota sulla homepage del suo sito personale Maria Damanaki, Commissaria Ue per la Pesca, scrive che «lo scenario di una uscita della Grecia dall'euro ormai è sul tavolo».
«La Grecia è il caso più difficile» fra i tre Paesi che hanno ricevuto il salvataggio targato Ue-Fmi. Lo ha detto il Commissario Ue agli Affari economici, Olli Rehn, durante una tavola rotonda a Parigi organizzata dall'Ocse, secondo quanto scrive Bloomberg. Il Commissario ha sottolineato che la Ue è riuscita a contenere la crisi in Grecia, Irlanda e Portogallo.

PAPANDREOU: "LASCIATECI IN PACE" La Grecia e i suoi cittadini stanno «facendo ogni sforzo giorno per giorno» per fare «quello che è necessario» per uscire dalla situazione di crisi, ma, «vi prego, lasciateci in pace» ed evitate le previsioni quotidiane di default e ristrutturazione del debito. Questo l'appello del primo ministro di Atene, George Papandreou, nel suo intervento al forum Ocse a una platea di economisti, ministri delle finanze ed esperti del settore. «Ogni giorno - ha spiegato - ogni analista nel mondo predice che noi andremo in default o ristruttureremo. Lo si legge sui blog, in internet». «Il popolo greco sta facendo un grande sforzo per cambiare il paese, noi faremo il necessario ma lasciateci in pace».

EURO KO La crisi del debito sovrano fa ripiegare nuovamente l'euro sotto la soglia 1,41 dollari, in un mercato che vede sempre più difficile una soluzione al rebus Grecia. Lo spettro di un default di Atene fa aumentare l'allarme per il rischio contagio e gli investitori cercano riparo nel biglietto verde e nel franco svizzero che oggi segna l'ennesimo record. In primo piano anche il balzo della sterlina, premiata dalla crescita del Pil e dal balzo dell'export. L'euro ha chiuso sui mercati europei attorno a 1,4070 dollari contro 1,41 degli ultimi scambi di ieri a New York. Il franco svizzero è volato al record di 1,2294 contro la moneta unica e si apprezza sul dollaro a 0,8737 sostenuto anche dalla prospettiva di una stretta monetaria. «Non si vede alcuna soluzione per questa fase della crisi del debito fino alla seconda parte di giugno - dice a Bloomberg Nick Bennenbroek di Wells Fargo - avremo ancora qualche settimana di incertezza e per l'euro un target realistico entro metà giugno e 1,3750 dollari per poi scivolare a quota 1,35». Brilla la sterlina che ha guadagna lo 0,8% sull'euro a 0,8645 e si apprezza di circa lo 0,5% contro il biglietto verde a 1,6275. L'economia britannica ha ripreso a crescere dopo la frenata a sorpresa nel quarto trimestre dell'anno scorso. Nei primi tre mesi del 2011 il prodotto interno lordo segna un rialzo dello 0,5% (+1,8% su anno), trainato dal balzo del 3,7% delle esportazioni.