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martedì 1 marzo 2011

Napoli, trovato cadavere nel porto

Biglietto a moglie:temo per la mia vita

Il corpo senza vita di un uomo è stato ritrovato a Napoli, al porto, al Molo San Vincenzo dai sub della Guardia di Finanza. Matteo Bersichella aveva 46 anni ed era di Cerignola, nel Foggiano. Secondo quanto denunciato dalla moglie, l'uomo, proprietario di una pizzeria, si era allontanato da casa il 23 febbraio, a bordo della sua automobile.
L'uomo, descritto dagli investigatori come una persona irreprensibile, mercoledì 23 febbraio alle 8 del mattino ha accompagnato il figlio a scuola. Più tardi è stato visto in una tabaccheria e da quel momento si sono perse le sue tracce. In un primo momento si pensava si fosse recato a Torino dalla sorella ma l'ipotesi è stata presto scartata. Il sabato precedente Matteo aveva detto ai familiari di aver perso il telefonino, quindi nessuno aveva provato a cercarlo sul cellulare. Dai tabulati però risultano due chiamate effettuate da Bersichella lunedì scorso, segno che il cellulare era ancora funzionante e in possesso dell'uomo.

Vicino al registratore di cassa del proprio locale è stato trovato un biglietto con scritto: "Vado via perché mi vogliono ammazzare".  Non ci sono dubbi che la calligrafia sia proprio quella di Bersichella che, secondo indiscrezioni, pare fosse oberato dai debiti. Al Molo San Vincenzo di Napoli sono subito arrivati i carabinieri che indagano sulla vicenda.

Il porto dove è stato ripescato il cadavere è un'area militare, dove sono ormeggiate diverse imbarcazioni della Guardia di Finanza: è da chiarire come abbia fatto Bersichella ad accedere al molo, dato che avrebbe dovuto chiedere un'autorizzazione agli uomini che sorvegliano l'ingresso. Gli investigatori in questo momento non escludono la pista del suicidio; saranno decisivi i risultati degli esami autoptici.