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martedì 11 gennaio 2011

Gorizia:Estorsione dietro i sexy annunci


Gorizia, falsi appuntamenti e minacce

Pubblicavano falsi annunci sul web per adescare le loro vittime e poi le ricattavano per migliaia di euro in tutto il Triveneto. La scusa per trovare i polli da spennare? Escort ed erogazione di servizi finanziari. La truffa è raccontata da un articolo de Il Gazzettino. A portarlo alla luce un'indagine della Squadra Mobile di Gorizia conclusa con due ordinanze di custodia cautelare.
A finire in manette sono il 39enne goriziano Leonardo Ferigo, considerato la mente del sistema; mentre per la sua compagna, una 26enne udinese, P.S., sono stati disposti gli arresti domiciliari. Secondo la ricostruzione degli inquirenti, Ferigo con l'aiuto della donna pubblicava assiduamente su diversi siti internet, tra cui "ilmercatone. com" e “bakeka”, un numero enorme di annunci relativi ad incontri con escort con tanto di fotografie e descrizione dei “servizi” offerti o, attraverso lo pseudonimo di “dr. Carselli”, di erogazione prestiti e finanziamenti, anche cospicui, stanziati in tempi brevissimi e senza la necessità di alcuna garanzia.
Come racconta il Gazzettino, le chiamate di eventuali clienti venivano indirizzate su alcune utenze appositamente attivate. Qui i truffatori promettevano mari e monti per convincere le persone a beneficiare dei servizi. Per quelli delle escort Ferigo chiedeva un anticipo di circa 500 euro, da versare su carte prepagate intestate a lui o alla compagna, per prestazioni che però non sarebbero mai state effettuate. Dopo il primo versamento, infatti, contattava nuovamente il cliente fingendosi un cittadino extracomunitario, padre della minorenne molestata sessualmente, che minacciava di rivolgersi alla polizia se non avesse ricevuto altro denaro. Talvolta riusciva così a scucire anche 3-4 mila euro al colpo da chi, per vergogna, preferiva non denunciare l'estorsione.
Simile il meccanismo anche per il trucco del finanziamento, per cui veniva richiesto il pagamento anticipato delle spese di istruttoria pratica, ovviamente poi inevasa, che oscillavano dai 750 ai 1.500 euro. In tre mesi i tentativi di truffa accertati dalla Squadra Mobile sono stati oltre 400, decine dei quali consumati, a cui sono seguite circa 170 estorsioni, tentate o consumate. Molte altre truffe sono state sventate dalla polizia che, durante le indagini, è riuscita ad avvisare per tempo dell'inganno i malcapitati entrati in contatto con l'uomo. Le indagini ora proseguono per quantificare il reale giro di affari della coppia che, solo nell'ultimo trimestre, si sarebbe appropriata indebitamente di oltre 10mila euro.