Inquirenti ipotizzano una nuova pista
Michele Misseri potrebbe aver avuto un complice "nella soppressione del cadavere di Sarah Scazzi". Spunta una nuova ipotesi nell'inchiesta legata all'omicidio di Avetrana. E così gli inquirenti puntano ora anche ad "acquisire ulteriori elementi legati al movente dell'omicidio", come si legge nel decreto con cui il pm Mariano Buccoliero vieta a Misseri di "comunicare a terzi fatti e circostanze oggetto dell'indagine".

Ma con chi potrebbe parlare di queste cirocostanze lo zio di Sarah? Come spiega il "Corriere della Sera", il rischio è che ne faccia parola con gli avvocati di sua figlia Sabrina, che hanno chiesto ai giudici di avere un colloquio con l'uomo per completare le loro indagini. Adesso a difendere Sabrina c'è anche Francesco Coppi, penalista romano, che il 18 gennaio discuterà con i giudici d'appello il ricorso contro il no alla richiesta di scarcerazione della giovane.
Prima di quell'appuntamento i difensori della cugina di Sarah puntano a interrogare in carcere Michele, anche se lui ha già detto che non risponderà.
Nel frattempo, Misseri ha rafforzato le sue tesi accusatorie nei confronti di Sabrina: è lei che ha strangolato Sarah. Lui ha soltanto nascosto il cadavere. Restano comunque molti punti oscuri. Tra tutti, il principale: Michele potrebbe aver avuto un complice nell'occultamento del cadavere.
Prima di quell'appuntamento i difensori della cugina di Sarah puntano a interrogare in carcere Michele, anche se lui ha già detto che non risponderà.
Nel frattempo, Misseri ha rafforzato le sue tesi accusatorie nei confronti di Sabrina: è lei che ha strangolato Sarah. Lui ha soltanto nascosto il cadavere. Restano comunque molti punti oscuri. Tra tutti, il principale: Michele potrebbe aver avuto un complice nell'occultamento del cadavere.