ROMA - Ricattate, minacciate, costrette a spogliarsi e a filmarsi con il cellulare per oltre un mese. È successo a due ragazzine di 14 anni che, chattando su un noto social network con una persona spacciatasi per una coetanea, si sono ritrovate tra le grinfie di un «orco» che le costringeva ad atti di autoerotismo filmandosi con il cellulare. L'uomo, L.F. romano di 38 anni, è stato arrestato dagli uomini del Commissariato Prenestino, diretto da Fabrizio Calzoni, con l'accusa di violenza sessuale aggravata.
La vicenda ha inizio nel settembre 2010. Una delle due ragazzine era stata adescata su internet dall'uomo che, utilizzando un account «al femminile», era riuscito a carpire la fiducia della ragazzina. Poi erano iniziate le minacce e le richieste di foto e video a contenuto erotico, in cui l'uomo aveva coinvolto anche la migliore amica della ragazzina. Giorno dopo giorno le richieste erano diventate sempre più spregiudicate.
L'uomo forniva precise indicazioni sul contenuto che doveva caratterizzare le riprese erotiche. Poi aveva iniziato a ricattarle, dicendo che se non fossero state più al gioco avrebbe messo i filmati in rete. Le ragazzine, impaurite dalle possibili ritorsioni, non avevano avuto scelta. Chiuse nel bagno dovevano filmarsi e inviare le immagini agli indirizzi di posta elettronica che l'uomo aveva loro fornito. L'epilogo a metà ottobre, quando le due 14enni hanno trovato il coraggio di confidare ai loro genitori le violenze che erano costrette a subire. I genitori delle ragazze hanno denunciato gli abusi agli agenti del Commissariato Prenestino.
Gli investigatori si sono messi subito al lavoro. Sono riusciti, così, a scoprire che dietro quei due account dal nome tipicamente femminile, si celava un uomo di 38 anni. Nell'abitazione del 38enne, sottoposta a perquisizione oltre ai video realizzati dalle ragazzine, sono stati rinvenuti numerosi filmati amatoriali a contenuto pedopornografico, che sono stati sequestrati.
Sulla base degli elementi di prova raccolti, l'Autorità Giudiziaria ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'uomo, che è stata eseguita mercoledì scorso dagli uomini del Commissariato Prenestino. Sono in corso ulteriori indagini da parte della Polizia per accertare ulteriori responsabilità dell'uomo.
La vicenda ha inizio nel settembre 2010. Una delle due ragazzine era stata adescata su internet dall'uomo che, utilizzando un account «al femminile», era riuscito a carpire la fiducia della ragazzina. Poi erano iniziate le minacce e le richieste di foto e video a contenuto erotico, in cui l'uomo aveva coinvolto anche la migliore amica della ragazzina. Giorno dopo giorno le richieste erano diventate sempre più spregiudicate.
L'uomo forniva precise indicazioni sul contenuto che doveva caratterizzare le riprese erotiche. Poi aveva iniziato a ricattarle, dicendo che se non fossero state più al gioco avrebbe messo i filmati in rete. Le ragazzine, impaurite dalle possibili ritorsioni, non avevano avuto scelta. Chiuse nel bagno dovevano filmarsi e inviare le immagini agli indirizzi di posta elettronica che l'uomo aveva loro fornito. L'epilogo a metà ottobre, quando le due 14enni hanno trovato il coraggio di confidare ai loro genitori le violenze che erano costrette a subire. I genitori delle ragazze hanno denunciato gli abusi agli agenti del Commissariato Prenestino.
Gli investigatori si sono messi subito al lavoro. Sono riusciti, così, a scoprire che dietro quei due account dal nome tipicamente femminile, si celava un uomo di 38 anni. Nell'abitazione del 38enne, sottoposta a perquisizione oltre ai video realizzati dalle ragazzine, sono stati rinvenuti numerosi filmati amatoriali a contenuto pedopornografico, che sono stati sequestrati.
Sulla base degli elementi di prova raccolti, l'Autorità Giudiziaria ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dell'uomo, che è stata eseguita mercoledì scorso dagli uomini del Commissariato Prenestino. Sono in corso ulteriori indagini da parte della Polizia per accertare ulteriori responsabilità dell'uomo.