10:49 - Steve Jobs, ex numero uno di Apple, è morto. Lo ha annunciato il gruppo di Cupertino. "Apple ha perso un genio creativo e visionario e il mondo ha perso un formidabile essere umano", si legge sulla home page della Apple dove campeggia una foto in bianco e nero di Steve Jobs con l'anno della nascita e quello della morte: 1955-2011.
"Quelli di noi che hanno avuto la fortuna di conoscerlo abbastanza e di lavorare con lui - si legge ancora sul sito - hanno perso un caro amico e un mentore ispiratore. Steve lascia una società che solo lui avrebbe potuto costruire e il suo spirito sarà sempre il fondamento di Apple".
Il 25 agosto l'addio a Cupertino: tutti avevano capito
Lo scorso 25 agosto, quando annunciò il suo addio dalla Apple, il mondo tutto gli rese omaggio. Tutti capirono che lasciare la sua "Mela" che aveva contribuito a creare, voleva dire che le sua condizioni erano gravissime. Fu come una prova generale di un dolore forte, insopprimibile, che in questi minuti sta coinvolgendo milioni di persone in tutto il mondo. Allora come sta accadendo ora, Twitter si mobilitò per salutare l'uomo, il visionario, "l'eroe" che ha segnato un'epoca.
Quel giorno, dalla Cina al Marocco, dal Canada all'Australia, su tutti i social network girò il famoso video del suo toccante messaggio agli studenti di Stanford, nel 2005, considerato da tanti il suo testamento. All'epoca disse "restate affamati, restate folli".
Le macabre foto della malattia
Due giorni dopo, il 27 agosto, il macabro scoop di Tmz, il sito scandalistico, che non esitò un attimo a pubblicare sul suo sito un paio di foto di Steve Jobs scheletrico, avvolto dalla sua caratteristica felpa nera, quasi irriconoscibile. Fu quella l'ultima immagina, tragica nella sua evidenza, di un uomo che con le sue visioni ha cambiato il mondo e, come scrive il New York Times, nel ricordare la sua morte prematura, "ha definito la cultura digitale del pianeta e le prospettive del ventunesimo secolo".
Il 25 agosto l'addio a Cupertino: tutti avevano capito
Lo scorso 25 agosto, quando annunciò il suo addio dalla Apple, il mondo tutto gli rese omaggio. Tutti capirono che lasciare la sua "Mela" che aveva contribuito a creare, voleva dire che le sua condizioni erano gravissime. Fu come una prova generale di un dolore forte, insopprimibile, che in questi minuti sta coinvolgendo milioni di persone in tutto il mondo. Allora come sta accadendo ora, Twitter si mobilitò per salutare l'uomo, il visionario, "l'eroe" che ha segnato un'epoca.
Quel giorno, dalla Cina al Marocco, dal Canada all'Australia, su tutti i social network girò il famoso video del suo toccante messaggio agli studenti di Stanford, nel 2005, considerato da tanti il suo testamento. All'epoca disse "restate affamati, restate folli".
Le macabre foto della malattia
Due giorni dopo, il 27 agosto, il macabro scoop di Tmz, il sito scandalistico, che non esitò un attimo a pubblicare sul suo sito un paio di foto di Steve Jobs scheletrico, avvolto dalla sua caratteristica felpa nera, quasi irriconoscibile. Fu quella l'ultima immagina, tragica nella sua evidenza, di un uomo che con le sue visioni ha cambiato il mondo e, come scrive il New York Times, nel ricordare la sua morte prematura, "ha definito la cultura digitale del pianeta e le prospettive del ventunesimo secolo".