20:25 - Correva l’anno 1975 quando ad attirare l’attenzione di studentelli scapestrati c’era la giarrettiera di Edwige Fenech. Tutti in silenzio a fantasticare sulla prof, al massimo poteva volare una pernacchia di Alvaro Vitali. A distanza di più di trent’anni a Todi è successo qualcosa di simile, solo che qui non si tratta di goliardia o erotismo da film di serie B. Unaprofessoressa di lettere, docente in una scuola media 40enne, è accusata di violenza sessuale esercitata su un suo alunno di soli 13 anni.
Un ragazzo di 13 anni è ancora troppo giovane per instaurare una relazione con una donna di 40 fatta di sms e telefonate piccanti (ben 244) e incontri amorosi in un parcheggio. Le carte dell’accusa sono purtroppo molto chiare: baci sulle labbra, palpeggiamenti reciproci e infine quella scia di profumo da donna che il giovane si lasciava dietro ogni volta che rientrava a casa. Tanto da insospettire la mamma dello studente. Anche perché il giovane aveva smesso di allenarsi con la squadra di calcio per non farsi trovare impreparato dalla porno prof.
Le effusioni tra prof e studente avvenivano però anche alla luce del sole, davanti a tutti gli altri compagni di classe. Nulla di esagerato, ma carezze continue e lezioni tenendosi per mano non sono atteggiamenti che normalmente si associano a una lezione di lettere in terza media.