18:06 - Duro colpo della Questura di Varese al racket dell'immigrazione con l'esecuzione di cinque ordinanze di arresti domiciliari. Il provvedimento è scattato con l'accusa di associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina .
In manette sono finiti Caradonna Ezio Maria Francesco, di 72 anni, residente a Varese, Iaquinta Biagio, di 55 anni, residente a Malnate, Abdaoui Youssef, cittadino tunisino di anni 45, residente a Cassano Magnago, Toumi Mohamed, cittadino tunisino di anni 43, residente a Varese, Lucariello Marco, di anni 65, residente a Ferrera di Varese. L’attività investigativa è cominciata prendendo in considerazione una serie di informazioni che indicavano Abdaoui Youssef, noto per la sua militanza attiva in movimenti legati all’integralismo islamico, e Enzo Caradonna come gestori di una moltitudine di pratiche assolutamente false relative alla emersione dei lavoratori stranieri irregolari.
Il meccanismo, poi accertato a seguito di complesse indagini che hanno richiesto anche l’ausilio di strumenti tecnici d’intercettazione, pedinamenti e appostamenti, ha consentito di allargare il raggio di azione e di individuare contestualmente gli ulteriori arrestati, Toumi Mohamed, Iaquinta Biagio e Lucariello Marco come principali collaboratori di Abdaoui Youssef e Caradonna, nell’individuare i cittadini stranieri clandestini che dietro pagamento ai primi di somme comprese fra i 4.000 e i 6.000 euro facevano in modo di farli apparire come colf e badanti di fittizi e compiacenti datori di lavoro, in modo tale da perfezionare come reale il rapporto di lavoro avanti allo Sportello Unico Immigrazione di Varese e così poi ottenere l’agognato permesso di soggiorno.