MESSINA - Una bambina, e non un minorenne di 14 anni come detto in precedenza, è stata vittima degli abusi sessuali emersi in provincia di Messina, a Santo Stefano di Camastra. La bambina sarebbe stata fatta prostituire dalla madre, fin da quando aveva otto anni. La donna 'vendeva' la figlia ad un pensionato di 73 anni, con il quale aveva intrecciato una relazione. La vicenda è stata portata alla luce dai carabinieri di Santo Stefano, che hanno arrestato sia l'uomo che la donna, una casalinga di 45 anni. L'accusa per i due è di violenza sessuale aggravata e continuata in concorso, nei confronti della piccola. I dettagli della vicenda sono stati forniti durante la conferenza stampa, ancora in corso nella caserma dei carabinieri, a Santo Stefano di Camastra. Le indagini, che sono state condotte su delega del procuratore capo di Mistretta (Me), Luigi Patronaggio, hanno permesso di accertare che la casalinga avrebbe fatto prostituire la propria figlia già all'età di otto anni, per somme che variavano dai 20 ai 170 euro. La minore, che oggi ha 15 anni, non ha ancora terminato gli studi della scuola dell'obbligo ed è stata provvisoriamente affidata ad alcuni parenti. Del suo caso sono stati inoltre informati sia il Tribunale per i minori che i servizi sociali.