Come non detto. Dopo un'intensa giornata come quella di ieri, l'ennesimo colpo di scena. In prefettura la procedura discioglimento del consiglio comunale viene annullata: nella documentazione consegnata mercoledì sera a Palazzo San Giacomo dal notaio Elio Bellecca alla segreteria generale del Comune, risulta irregolare la firma del consigliere comunale Udc Fabio Benincasa che, in realtà, aveva presentato le proprie dimissioni il 22 febbraio nella sede di una Municipalità, violando in questo modo le procedure di legge e inficiando tutta il faldone notarile.
Per sciogliere il consiglio comunale occorrono trentuno firme e la trentunesima, proprio quella di Benincasa, non è regolare. Violato dunque l'articolo 38 della legge 167 del 2000.
Ma non finisce qui perché secondo il prefetto ci sarebbero anomalie anche nelle dimissioni dei consiglieri Pdl Stanislao Lanzotti, Enrico Lucci, Francesco Vitobello, Gennaro Carbone. Quest'ultimi avrebbero infatti vincolato la loro scelta alle dimissioni contestuali di altri 31 consiglieri, 'condizione che non si è di fatto verificata'.
Una lunga attesa quella di Rosa Russo Iervolino e della sua squadra a Palazzo San Giacomo. Poi la conferma e la sua stoccata al Pdl: "Non sanno nemmeno dimettersi"
Infine, il commento di Bersani: "Le dimissioni di massa dei consiglieri sono state una vergogna. Esprimo piena solidarietà a Rosa Russo Iervolino che è una persona perbene, una persona onesta che ce l’ha messa tutta per governare Napoli in dieci anni difficili. Ora dobbiamo trovare un candidato unitario di tutto il centrosinistra per non dare Napoli alla destra di Nicola Cosentino"