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mercoledì 29 dicembre 2010

Due petardi contro la sede della Lega Nord Maroni: "Episodio da non sottovalutare"

Milano, 29 dic. (Adnkronos) - Due petardi sono esplosi questa notte davanti alla sede della Lega Nord di Gemonio, nel Varesotto. I due ordigni, spiega la Questura di Varese, hanno causato "lievi danni" alla vetrata della sede stessa.

"Stamani alle tre circa a Gemonio (Varese), in via Marsala presso la sede del partito della Lega Nord - si legge in un comunicato - degli sconosciuti hanno piazzato in prossimita' del portone d'ingresso due petardi, poi esplosi, causando lievi danni alla vetrata della sede".
"I militari della Compagnia dei Carabinieri di Luino - prosegue la Questura - sono intervenuti immediatamente, riscontrando all'esterno della sede, a poche centinaia di metri dall'abitazione" del ministro per le Riforme "Umberto Bossi, evidenti tracce della deflagrazione dei due petardi, nonche' sul muro esterno dell'edificio la scritta di colore nero, realizzata con vernice spray, 'Antifa'".
"Le indagini da parte dell'Arma - conclude la Questura varesina - sono coadiuvate da personale della Digos della Questura di Varese. Sono attualmente in atto gli accertamenti di rito. Il questore di Varese, Marcello Cardona ha provveduto ad intensificare i controlli ed i servizi di vigilanza a tutte le sedi istituzionali".
Non e' la prima volta che Gemonio, un paese di circa 2.800 abitanti tra i cui cittadini celebri, oltre a Bossi, figura anche l'attore Renato Pozzetto, che vi trascorse l'adolescenza, e Matteo Contini, difensore classe 1980 che milita nel Real Zaragoza, vede atti di vandalismo o attentati contro obiettivi leghisti.
La notte tra il 2 e il 3 dicembre del 2006 ignoti dettero fuoco allo zerbino di casa Bossi. L'incendio fu di modesta entita'. Il leader della Lega non era in casa. Nella notte tra il 24 e il 25 febbraio del 2007, ricorda il sito di informazione locale Varesenews.it, ignoti tentarono di incendiare il portone della sede della Lega di Gemonio, tra via Marsala e via Jemoli. Il tentativo falli': gli aspiranti piromani avevano utilizzato uno straccio imbevuto di liquido infiammabile.
All'alba di domenica 4 gennaio del 2009, ricorda sempre Varesenews.it, si verifico' un episodio simile.Ignoti appiccarono il fuoco allo stesso portone, sempre utilizzando uno straccio imbevuto di liquido infiammabile. Il portone prese fuoco in parte, rimanendo annerito dalle fiamme. Su un muro in via Verbano, nei pressi della casa del leader leghista, apparve una scritta minacciosa ("A morte Bossi + secessionisti").
"Noi della Lega siamo abituati da sempre ad attacchi di questo tipo, fatti da intolleranti che agiscono vigliaccamente e nell'anomitato", ha commentato il ministro dell'Interno Roberto Maroni, che aggiunge: "E' accaduto altre volte in passato che sedi del nostro partito siano state oggetto di violenza, ma non ci siamo mai fatti intimidire e la stesso accadra' questa volta. Naturalmente sono episodi da non sottovalutare. Non posso dire nulla ovviamente sulle attivita' investigative -conclude Maroni- che sono in corso e seguono piste precise".
Per Marco Reguzzoni, capogruppo alla Camera della Lega, "purtroppo la mamma degli stupidi e' sempre incinta. Questo episodio comunque non fara' cambiare di una virgola il modo di agire della Lega nordne' a livello locale, ne' a livello nazionale".