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martedì 28 dicembre 2010

Yara, i genitori: "Ridateci nostra figlia. Siamo convinti che è viva''

Brembate di Sopra (Bergamo), 28 dic. (Adnkronos) - (dall'inviato Daniele Rossignoli)- "Noi imploriamo la pietà di quelle persone che trattengono Yara, chiediamo loro di rispolverare nella loro coscienza un sentimento di amore e dopo averla guardata negli occhi gli aprano quella porta o quel cancello che la separa dalla sua libertà". Questo l'appello che i genitori di Yara Gambirasio, Fulvio e Maura, hanno rivolto in un incontro con la stampa nella ex colonia elioterapica di Brembate di Sopra.

Prima di leggere questo accorato appello il padre di Yara, signor Fulvio, ha voluto ringraziare tutti quanti stanno operando per le ricerche della figlia sottolineando la convinzione "che Yara sia ancora viva".
"Noi vi preghiamo: ridateci nostra figlia -prosegue l'appello dei genitori di Yara- aiutateci a ricomporre il puzzle della nostra quotidianità, aiutateci a ricostruire la via della nostra normalità. La gente ci conosce bene, non abbiamo mai fatto o voluto il male di nessuno, ci siamo sempre dimostrati come una famiglia aperta, trasparente e disponibile verso gli altri e non meritiamo di proseguire la nostra vita senza il sorriso di Yara".
"Siamo una famiglia semplice -continua l'appello- siamo un nucleo di persone che ha basato la propria unità sull'amore, sul rispetto, sulla sincerità e sulla solarità del nostro quieto vivere. Da un mese ci stiamo ponendo innumerevoli domandesul chi, il che cosa, il come, il quando e il perché ci sta accadendo tutto ciò".
"Noi non cerchiamo risposte, noi non chiediamo di sapere, noi non ci assilliamo per capire, noi non vogliamo puntare il dito verso qualcuno ma desideriamo solo immensamente -prosegue l'appello- che nostra figlia faccia ritorno nel suo mondo, nel suo paese, nella sua casa, nelle braccia dei suoi cari".
Prima di leggere l'appello, scritto a mano e in stampatello, il padre di Yara, Fulvio, visibilmente provato e accompagnato dalla moglie, ha tenuto a sottolineare di "non essere abituati a parlare con i giornalisti" e di aver semplicemente chiesto di incontrare la stampa "per ringraziare tutti quanti ci stanno seguendo ed aiutando in questo cammino di speranza perche' crediamo e siamo convinti che Yara sia viva".
L'incontro è durato pochi minuti e al termine della lettura dell'appello i genitori, accompagnati dal sindaco di Brembate di Sopra, Diego Locatelli, si sono allontanati senza aggiungere altro.
E anche un testimone è certo "che si tratti di un rapimento". Mario Torraco, ex guardia giurata in pensione, la sera della scomparsa di Yara, a poche centinaia di metri dell'abitazione della ragazza, avrebbe visto due persone, un uomo e una giovane donna strattonarsi.
"E' una scena che rivedo ogni notte prima di addormentarmi e la mattina quando mi sveglio -racconta Torraco- che conferma sempre più la mia idea che si tratti di un rapimento. Ero a spasso con il cane attorno alle 19 quando in via Rampinelli all'angolo con via Ravasio, ho visto due persone che si strattonavano. Uno urlava e cercava di afferrare l'altra che, urlava con una vocina tipica da ragazzina, e cercava di divincolarsi".
L'episodio, prosegue nel suo racconto il testimone, sarebbe accaduto a poche centinaia di metri dal posto dove Enrico Tironi, avrebbe visto due uomini e una ragazzina parlare agitatamente vicino a un'auto rossa