BARI - Colpa della nebbia o forse di un guasto meccanico: fatto sta che il pilota di un elicottero privato R44 stamane, intorno alle 08.10, ha fatto solo in tempo a lanciare una richiesta di aiuto. Il piccolo velivolo ha perso improvvisamente quota ed è precipitato nelle campagne di Canne della Battaglia, in territorio di Barletta. Nulla da fare per il pilota, morto sul colpo. Si chiamava Antonio D'Amico Tanzarella, aveva 29 anni, era originario di Cisternino e viveva a Ostuni, in provincia di Brindisi. L'elicottero era partito da un'aviosuperficie di Modugno (Bari) ed era diretto a Foggia proprio per sottoporre il mezzo a manutenzione e controlli alla parte elettronica. Alle 8.10 è stato registrato l'ultimo contatto tra il velivolo e la stazione radio. L'uomo, secondo quanto riferito dalla polizia che indaga sull'accaduto, ha chiesto aiuto e ha detto di essersi perso nella nebbia. Subito dopo i contatti si sono interrotti e l'elicottero è precipitato. Sul posto, insieme a polizia e carabinieri, sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno estratto il corpo senza vita del pilota dalle lamiere dell'elicottero, che non ha preso fuoco. Il pm di turno del Tribunale di Trani, Mirella Conticelli, disporrà l'autopsia e una consulenza sulla scatola nera del velivolo, un Walking Fly, per risalire alle cause dell'incidente. L'Agenzia nazionale per la sicurezza del volo ha aperto da parte sua un'inchiesta tecnica, inviando sul posto un investigatore. L'elicottero ha impattato al suolo nell'uliveto di un contadino. «Ho sentito un forte botto - ha detto un testimone, Guido Caffiero, proprietario della masseria Boccuta a Canne della Battaglia - e con un amico, a bordo di un furgone, abbiamo raggiunto il luogo da cui proveniva il rumore. Quando sono arrivato lì, alle spalle del villino di un contadino che conosco, nel suo uliveto c'era l'elicottero, giallo e verde, capovolto sul terreno, con la parte di vetro rivolta verso il basso». Il contadino, ha riferito Caffiero, si è anche spaventato, perchè l'elica del velivolo era caduta a tre metri da lui. È stato il figlio del contadino a chiamare il 113 e a dare l'allarme, attorno alle 8.40. Il rotore di coda dell'elicottero è stato trovato a 100 metri di distanza dal punto di impatto con il suolo. Sono stati i vigili del fuoco a estrarre il corpo senza vita del pilota dalle lamiere del velivolo. Escluso, al momento, che l'elicottero abbia impattato contro i fili dell'alta tensione di impianti esistenti nella zona, anche perchè l'urto avrebbe dovuto causare black-out nell'erogazione di energia elettrica che invece non sono avvenuti.