SANTIAGO – Terrorista per amore. Una donna in Cile ha fatto evacuare un aereo con 312 persone a bordo e con destinazione Madrid lanciando un falso allarme per bomba per non far partire il suo uomo. “Sono pentita ma l’ho fatto per amore. Non voglio più stare senza di lui”, così si difende Grace Guajardo. Il suo compagno Rodrigo Gomez, con il quale condivide 3 figli, stava per partire alla volta della Spagna per lavorare come cameriere su una nave da crociera e la donna non sopportava la sua partenza. “Devo sostenerla – dice l’uomo – dopo tutto quello di cui ha bisogno è solo amore, niente di più”.
Il fatto è successo domenica scorsa sul volo 6832 dell’Iberia. Mentre Gomez era a bordo dell’aereo che lo avrebbe portato a Madrid, lei ha prima chiamato le autorità aeroportuali per chiedere di farlo scendere, dicendo che il padre era gravemente malato. Ma la richiesta è stata respinta e proprio allora la Guajardo ha deciso di tentare il tutto per tutto pur di farlo scendere. La donna ha così ripreso in mano il telefonino, ha richiamato il centralino dell’aeroporto di Santiago e ha dichiarato che sull’Iberia 6830 che sta per decollare alla volta di Madrid si nascondeva un ordigno esplosivo. L’allarme è scattato immediatamente e le 312 persone a bordo sono state fatte scendere in un attimo. Peccato o menomale che ovviamente della bomba non c’era traccia.
Nel frattempo però, la polizia cilena ha scoperto che la chiamata era partita da un cellulare intestato a Rodrigo Gomez. La Guajardo ha confessato ed è stata subito arrestata. La storia d’amore non ha però lasciato i giudici indifferenti. Dopo aver ascoltato le ragioni della donna, i magistrati competenti hanno deciso di avere un occhio di riguardo, risparmiando alla Guajardo l’aggravante che sarebbe derivata dall’applicazione della legge anti-terrorismo. La donna rischia una sessantina di giorni in carcere, lontana dal suo uomo ma almeno dalla stessa parte dell’Oceano. Il suo uomo, infatti, ha deciso di non unirsi agli altri 311 passeggeri che hanno preso il volo di ieri e di restare in Cile, perdonando il gesto estremo della sua donna.
Il fatto è successo domenica scorsa sul volo 6832 dell’Iberia. Mentre Gomez era a bordo dell’aereo che lo avrebbe portato a Madrid, lei ha prima chiamato le autorità aeroportuali per chiedere di farlo scendere, dicendo che il padre era gravemente malato. Ma la richiesta è stata respinta e proprio allora la Guajardo ha deciso di tentare il tutto per tutto pur di farlo scendere. La donna ha così ripreso in mano il telefonino, ha richiamato il centralino dell’aeroporto di Santiago e ha dichiarato che sull’Iberia 6830 che sta per decollare alla volta di Madrid si nascondeva un ordigno esplosivo. L’allarme è scattato immediatamente e le 312 persone a bordo sono state fatte scendere in un attimo. Peccato o menomale che ovviamente della bomba non c’era traccia.
Nel frattempo però, la polizia cilena ha scoperto che la chiamata era partita da un cellulare intestato a Rodrigo Gomez. La Guajardo ha confessato ed è stata subito arrestata. La storia d’amore non ha però lasciato i giudici indifferenti. Dopo aver ascoltato le ragioni della donna, i magistrati competenti hanno deciso di avere un occhio di riguardo, risparmiando alla Guajardo l’aggravante che sarebbe derivata dall’applicazione della legge anti-terrorismo. La donna rischia una sessantina di giorni in carcere, lontana dal suo uomo ma almeno dalla stessa parte dell’Oceano. Il suo uomo, infatti, ha deciso di non unirsi agli altri 311 passeggeri che hanno preso il volo di ieri e di restare in Cile, perdonando il gesto estremo della sua donna.