BRINDISI - Una battuta di caccia gli è costata la vita. E' morto all'alba per un colpo di fucile partito accidentalmente dal fucile dell'amico un brindisino di 58 anni, Giovanni Sciscio. La vittima era il direttore tecnico della Energeko, società partecipata del Comune di Brindisi che si occupa del controllo e della verifica degli impianti termici. Secondo una prima ricostruzione compiuta dagli agenti della squadra Mobile, intervenuti sul posto, Sciscio era intento in una battuta di caccia assieme ad un amico - nel Bosco del Compare, nei pressi della chiesa di Jaddico, lungo la strada statale 379 - quando a quest'ultimo gli si è impigliato il fucile in un arbusto ed è partito inavvertitamente un colpo che ha raggiunto il compagno che era davanti, a pochi metri di distanza. Sciscio è stato raggiunto in pieno ed è morto sul colpo. A nulla sono valsi i soccorsi del 118, giunti sul posto chiamati dallo stesso amico della vittima. Sul posto, si è recato anche il sostituto procuratore Luca Bucchieri ed il medico legale.
Il colpo che ha raggiunto Sciscio, uccidendolo, è partito accidentalmente dal fucile di Tommaso Fischetto, di 37 anni, dipendente della Cittadella della Ricerca. I due erano molto amici ed andavano a caccia sempre insieme. In questa occasione - a quanto si è saputo - erano usciti in quattro, ma gli altri due si erano divisi ed allontanati, tanto che non si sono resi conto di nulla. Fischetto, visibilmente sotto choc, ha raccontato agli inquirenti la dinamica dell'incidente, sulla cui accidentalità non ci sarebbero dubbi. Non è escluso, ad ogni modo, che per il giovane si prefiguri comunque il reato di omicidio colposo. Sul posto, si è recato anche il sostituto procuratore Luca Bucchieri ed il medico legale, oltre alla moglie e alla figlia della vittima.
Il colpo che ha raggiunto Sciscio, uccidendolo, è partito accidentalmente dal fucile di Tommaso Fischetto, di 37 anni, dipendente della Cittadella della Ricerca. I due erano molto amici ed andavano a caccia sempre insieme. In questa occasione - a quanto si è saputo - erano usciti in quattro, ma gli altri due si erano divisi ed allontanati, tanto che non si sono resi conto di nulla. Fischetto, visibilmente sotto choc, ha raccontato agli inquirenti la dinamica dell'incidente, sulla cui accidentalità non ci sarebbero dubbi. Non è escluso, ad ogni modo, che per il giovane si prefiguri comunque il reato di omicidio colposo. Sul posto, si è recato anche il sostituto procuratore Luca Bucchieri ed il medico legale, oltre alla moglie e alla figlia della vittima.