MILANO - Armato di pistola, coltello e munito di addirittura tre paia di manette per rapinare l'auto a un tassista, ha fallito miseramente il colpo quando si è accorto di non saper guidare con il cambio automatico. Per l'impacciato rapinatore cinese, ieri poco prima della mezzanotte, tutto sembrava filare secondo i piani. Dopo essersi fatto caricare su una Mercedes 200 dalla sua vittima, un tassista di 66 anni italiano, alle 23 in Stazione Centrale, ha chiesto di essere accompagnato verso la periferia. Giunti in via Litta Modigliani, il cinese, 34enne residente a Torino, nullafacente, con un permesso di soggiorno in fase di rinnovo e precedenti per reati contro il patrimonio, ha estratto una pistola costringendo l'uomo ad accomodarsi sul sedile posteriore, non prima di averlo ammanettato. Con l'intenzione di impossessarsi dell'auto, si è messo al volante, ma con grossa sorpresa ha notato che il cambio era automatico e non manuale come si aspettava. Incapace di guidare la Mercedes, ha sganciato le manette dal polso sinistro del tassista e, strattonandolo per il polso destro rimasto ancora legato, lo ha fatto tornare alla guida. Il 66enne, minacciato con un coltello, ha guidato fino a via Litta Modigliani, dove ha incrociato una volante della polizia e ha incominciato a suonare il clacson per farsi notare. Gli agenti lo hanno subito raggiunto e le manette, questa volta, sono scattate ai polsi del cinese.