Vittima un pregiudicato su auto rubata
Un pregiudicato 36enne, Sandrino Greco, è stato ucciso nella notte da un carabiniere dopo aver forzato un posto di blocco e tentato di investire i militari lungo la statale 106 a Rossano, nel Cosentino. L'uomo, che viaggiava a bordo di un fuoristrada rubato, all'alt dei militari ha accelerato tentando la fuga. Insieme con quella di Greco, anche un'altra auto ha forzato il posto di blocco. E adesso si cerca quella seconda vettura.
Due veicoli hanno dunque forzato il posto di blocco dei carabinieri di Rossano che poi, dopo un inseguimento, hanno sparato e ucciso Greco, che viaggiava su un fuoristrada Nissan Patrol rubato.
Secondo la ricostruzione della polizia (cui sono state affidate le indagini, essendo coinvolti i carabinieri) l'uomo, che era alla guida di un fuoristrada risultato rubato a Mirto Crosia, alla vista dei militari invece di fermarsi all'alt ha accelerato. I carabinieri lo hanno inseguito sino ad una stradina di campagna che Greco ha imboccato cercando di fuggire. Quando si è reso conto che la strada era senza uscita, ha invertito la marcia e ha speronato più volte l'auto dei carabinieri per aprirsi un varco.
I due carabinieri di pattuglia sono scesi dall'auto e hanno sparato alcuni colpi di pistola in aria, ma il pregiudicato, invece di fermarsi, ha tentato di investirli. A questo punto i militari si sono gettati a terra e, mentre l'auto stava passando accanto alla loro vettura di servizio, hanno sparato alcuni colpi, uno dei quali ha raggiunto l'uomo, uccidendolo all'istante.
Ma prima di questo inseguimento, all'alt intimato dai militari, oltre al fuoristrada anche un'utilitaria era passata oltre il posto di blocco: questa precedeva il fuoristrada di Greco.
Al momento non è stato accertato quante persone fossero a bordo dell'utilitaria. Gli investigatori della polizia ipotizzano che fossero complici di Greco e gli facessero da staffetta. L'uomo ucciso, sposato e con un figlio piccolo, era noto alle forze dell'ordine per reati in materia di droga, furto, ricettazione e armi e non era invece legato ad ambienti della criminalità organizzata.
Secondo la ricostruzione della polizia (cui sono state affidate le indagini, essendo coinvolti i carabinieri) l'uomo, che era alla guida di un fuoristrada risultato rubato a Mirto Crosia, alla vista dei militari invece di fermarsi all'alt ha accelerato. I carabinieri lo hanno inseguito sino ad una stradina di campagna che Greco ha imboccato cercando di fuggire. Quando si è reso conto che la strada era senza uscita, ha invertito la marcia e ha speronato più volte l'auto dei carabinieri per aprirsi un varco.
I due carabinieri di pattuglia sono scesi dall'auto e hanno sparato alcuni colpi di pistola in aria, ma il pregiudicato, invece di fermarsi, ha tentato di investirli. A questo punto i militari si sono gettati a terra e, mentre l'auto stava passando accanto alla loro vettura di servizio, hanno sparato alcuni colpi, uno dei quali ha raggiunto l'uomo, uccidendolo all'istante.
Ma prima di questo inseguimento, all'alt intimato dai militari, oltre al fuoristrada anche un'utilitaria era passata oltre il posto di blocco: questa precedeva il fuoristrada di Greco.
Al momento non è stato accertato quante persone fossero a bordo dell'utilitaria. Gli investigatori della polizia ipotizzano che fossero complici di Greco e gli facessero da staffetta. L'uomo ucciso, sposato e con un figlio piccolo, era noto alle forze dell'ordine per reati in materia di droga, furto, ricettazione e armi e non era invece legato ad ambienti della criminalità organizzata.