LIVORNO - È stata vista aggrapparsi al parapetto della nave e salutare con una mano, prima di lanciarsi nel vuoto: si sarebbe dunque gettata volontariamente in mare una giovane di 28 anni il cui corpo è stato recuperato la scorsa notte al largo di Livorno. L'ipotesi più accreditata è che la donna, della Mongolia, si sia suicidata. I fatti, secondo quanto si è appreso al Comando generale delle Capitanerie di Porto, risalgono intorno alle 23, quando a bordo del traghetto Moby Freedom, che era salpato da Livorno alle 20.25 diretto a Olbia, è stato dato l'allarme per una persona in mare. Il comandante ha subito invertito la rotta e, al tempo stesso, avvertito la Guardia Costiera, che ha inviato sul posto (27 miglia al largo di Livorno) una motovedetta ed un elicottero, decollato da Sarzana. Dal traghetto è stata messa in mare una lancia di salvataggio. I mezzi di soccorso quasi contestualmente, a mezzanotte e 20, hanno localizzato e recuperato la giovane, che è stata subito portata sulla nave, ma a mezzanotte e 45 il medico di bordo ne ha constatato la morte. La donna viaggiava insieme a due compagni, un mongolo e un cinese. Testimoni oculari hanno riferito che la giovane, dopo aver scavalcato la recinzione di prua della nave, si è aggrappata con le mani al parapetto e poi si è lasciata andare, salutando con una mano - o almeno questo è sembrato il gesto - durante il volo nel vuoto. Dopo l'incidente il traghetto ha proseguito verso Olbia, dove i compagni di viaggio della giovane e i testimoni verranno interrogati per ricostruire dinamica e movente dell'accaduto.