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martedì 18 gennaio 2011

Michele Misseri: "Nessuno mi ha minacciato"lettere scritte di mia volontà

"Nessuno mi ha minacciato, le lettere le ho scritte di mia volontà". Queste le parole di Michele Misseri nell'interrogatorio dello scorso 15 gennaio in carcere a Taranto. Misseri si riferisce alle missive che aveva scritto nei giorni precedenti nelle quali di fatto scagionava la figlia Sabrina, che nei mesi scorsi aveva accusato dell'omicidio di Sarah Scazzi. "Nemmeno mia moglie Cosima sapeva nulla, non ho sentito nessuno", ha aggiunto.

Misseri: "Nessuno mi ha minacciato"
E mentre il contenuto delle missive tra padre e figlie comincia a trapelare, sul caso Scazzi continua la battaglia legale. Il collegio difensivo di Sabrina Misseri ha depositato alla cancelleria del Tribunale d'appello di Taranto le due lettere scritte e inviate a dicembre da Michele Misseri alle figlie Sabrina e Valentina, in una delle quali scagiona la secondogenita dall'accusa di aver ucciso la cugina Sarah Scazzi. Gli avvocati hanno chiesto che le missive vengano messe agli atti come prova a favore della loro assistita.

Pressioni da Valentina su Misseri
Tra i documenti consegnati dalla Procura ai giudici che esaminano il ricorso per Sabrina Misseri, ci sono almeno un paio di lettere che Michele Misseri ha ricevuto in carcere dalla figlia primogenita Valentina. Secondo gli inquirenti, le missive indicherebbero pressioni che Misseri avrebbe ricevuto per fargli cambiare versione dopo aver accusato la figlia Sabrina dell'omicidio di Sarah Scazzi.

Perquisita la cella di Misseri
Gli investigatori hanno poi sequestrato documentazione cartacea definita interessante trovata nella cella di Michele Misseri. L'operazione è stata disposta dalla Procura della Repubblica di Taranto dopo le lettere di scusa alle figlie per aver accusato Sabrina. Gli inquirenti pensano che qualcuno possa aver indotto Misseri a scrivere le missive.

Scarcerazione Sabrina, in appello si esamina il ricorsoIl tribunale dell'appello esaminerà intanto il ricorso presentato dai difensori di Sabrina contro l'ordinanza con la quale il 22 dicembre scorso il gip Martino Rosati ha rigettato un'istanza di scarcerazione della 23enne di Avetrana. "Noi dobbiamo essere trasparenti al massimo - ha spiegato uno dei legali di Sabrina, l'avvocato Franco Coppi - e per questo, svolte le nostre indagini difensive, sabato scorso abbiamo consegnato le due lettere ai magistrati della Procura e questa mattina abbiamo fatto altrettanto col tribunale dell'appello. E' vero che c'è stato un incidente probatorio in cui Michele Misseri ha detto determinate cose, ma ora ci sono queste lettere, da lui scritte, che dicono altro. Chiediamo ovviamente che vengano valutate attentamente".