Parla di tragica fatalità Chafik El Katani, il 21enne marocchino che il 5 dicembre scorso ha investito e uccisosette ciclisti a Lamezia terme. Alti tre i feriti. Risultato positivo al test sugli stupefacenti, lui ha negato di aver assunto droga quella mattina. Dal carcere dove si trova con l’accusa di omicidio colposo plurimo, in questa lettera scritta a News Mediaset, il 21enne si rivolge ai parenti delle vittime. In esclusiva il testo integrale della lettera:
In questi giorni di festa in cui capita di soffermarsi a riflettere sul senso delle cose e si sente maggiormente bisogno dell’affetto e della vicinanza dei propri cari, il mio pensiero è rivolto a quelle famiglie che, a causa di un tragica fatalità, sono state private dei propri figli, mariti e padri. Da quel maledetto giorno, non solo le vostre vite sono irrimediabilmente cambiate , ma anche la mi vita e quella della mia famiglia si sono fermate a quella mattina di domenica e sono rimaste sospese dinnanzi all’immenso dolore che senza volerlo ho cagionato. Anche se chiedessi e ottenessi il vostro perdono, sento di non potermi più liberare dal tremendo ricordo di quel momento in cui ogni cosa è cambiata per sempre, in cui sebbene la mia vita possa continuare, ha cessato di essere quella che era prima e non sarà più capace di regalarmi le gioie che la mia giovane età mi induceva ad aspettare. In questo momento sento di dover esprimere la mia vicinanza al vostro immenso dolore che anche io sto vivendo e spero che la vita sappia donarvi la forza per andare avanti e guardare al futuro con quella stessa forza che io sento di non possedere più.
Chafik