User-agent: Mediapartners-Google* Disallow: cronaca free: Confessa l'aggressore del 15enne l'aveva tramortito con il casco

mercoledì 22 dicembre 2010

Confessa l'aggressore del 15enne l'aveva tramortito con il casco


Confessa l'aggressore del 15enne
l'aveva tramortito con il casco

Un violento colpo durante le manifestazioni degli studenti. I suoi genitori hanno scritto alla famiglia. Si definisce un precario, è di sinistra e incensurato, doveva occuparsi della gestione del corteo

ROMA - Si chiama Manuel De Santis, ha 21 anni ed è incensurato il ragazzo autore della selvaggia aggressione al quindicenne ancora ricoverato in ospedale a Roma. De Santis, che si vede in molti filmati degli incidenti, è in attesa di essere convocato dalla procura della Repubblica. Inizialmente si era sparsa la voce che si fosse già presentato alle autorità accompagnato dal suo legale Tommaso Mancini. Sul ferimento di Cristiano dopo l'esposto presentato dai suoi familiari, la Procura ha aperto un fascicolo autonomo rispetto alla più ampia indagine sugli incidenti.

IL FILMATO DELL'AGGRESSIONE 1

La famiglia di De Santis ha rilasciato, attraverso gli avvocati, un comunicato: «Adempiendo ad un dovere morale ed al fine di appagare le giuste richieste della famiglia di Cristiano, ferito durante la manifestazione del 14 dicembre, il ventenne Manuel De Santis ha presentato sabato scorso alla Procura della Repubblica di Roma a mezzo dei suoi avvocati, una dichiarazione nella quale si assumeva la responsabilità dell’accaduto. I genitori di Manuel e lo stesso ragazzo, partecipi della preoccupazione della famiglia di Cristiano, chiedono di potersi incontrare privatamente con gli stessi».

Dalla famiglia di Cristiano, la risposta è stata: "Per ora aspettiamo, è un momento delicato". 2

De Santis, che abita nel quartiere di Tor Sapienza, è incensurato e non risulta militante organico di alcun gruppo, pur riconoscendosi nell'area della sinistra. Si presenta come precario, e lavora saltuariamente in una pizzeria. Ha detto di non essersi reso conto della gravità del suo gesto. Appena conosciute le condizioni di Cristiano, ha deciso di prendersi tutta la responsabilità dell'accaduto

La vicenda è emersa da un filmato diffuso via internet, che testimonia quanto accaduto durante la manifestazione. Questi i fatti: tre giovani cercano di fermare l'assalto dei manifestanti a un blindato dei carabinieri tra via delle Botteghe Oscure e piazza Venezia. Cristiano raccoglie da terra un oggetto, un frutto secondo quanto si è appreso successivamente, e lo lancia verso il cordone dei carabinieri. Dopo un breve scambio di battute, uno dei tre giovani si stacca dal gruppo e colpisce il 15enne in pieno volto, con un casco integrale. Cristiano, con il setto nasale fratturato e un ematoma al cervello per fortuna subito ridotto, è in attesa di essere operato al San Giovanni.

Dal suo letto, il quindicenne ha poi detto: "Il mio voleva essere un gesto non violento, lo slogan era pacifista: lotta dura senza verdura. Di quello che è successo dopo non ricordo nulla". Cristiano è stato poi soccorso dall'ex leader no-global napoletano Francesco Caruso.


LE IMMAGINI DI DE SANTIS3
E' stato il nostro sito a raccontare giovedì pomeriggio la storia del quindicenne 4, denunciata grazieall'apertura di una pagina Facebook 5. In altri filmati, si vede sempre De Santis in azione, con un comportamento violento. Nei momenti precedenti all'aggressione, stava cercando di far defluire i manifestanti verso un'altra area: subito dopo sarebbe iniziato il lancio di oggetti verso i mezzi delle forze dell'ordine.