Dieci ore senza wc su un Intercity
Viaggio da incubo Milano-Reggio C.
Pessimo inizio delle vacanze di Natale per i passeggeri dell'Intercity 1589 in viaggio da Milano e Reggio Calabria i quali si sono ritrovati per tutto il viaggio senza la possibilità di andare in bagno. Secondo le testimonianze dirette pare che nelle toilette manchi l'acqua e il personale viaggiante abbia consigliato ai passeggeri di usufruire dei bagni durante le fermate. Ad accentuare il disagio c'è il ritardo con cui viaggia il convoglio: 80 minuti.
"Chi vuole usufruire delle ritirate si rechi al binario uno". E' questo l'annuncio diretto ai passeggeri dell'Intercity partito alle 7:05 da Milano e diretto a in Calabria. Il treno attraversa la penisola e i servizi a bordo non sono agibili.
Così, gli utenti sono invitati a scendere, a Roma e a Formia per utilizzare i servizi. "Io ho avuto paura di scendere rischiando che il treno partisse - dice Daniela - e quindi da dieci ore non bevo e non mangio sapendo di non poter contare su una toilette. E' vergognoso, sono partita da Milano e devo andare a Palermo: una vigilia di Natale in queste condizioni proprio non me l'aspettavo".
"A Formia abbiamo sentito questo annuncio anni '20 - aggiunge Maria Lucia - ci invitavano a 'usufruire delle ritirate' lasciando il treno. E' pazzesco. E nei bagni non c'è nemmeno acqua". A Napoli il treno giunge con un'ora e venti di ritardo e con i passeggeri ormai rassegnati: "Ci sono state due lunghe soste - dice Salvatore - una di cinquanta minuti a Roma, l'altra di quaranta a Formia, e ora siamo fermi qui, dove finalmente hanno ripristinato l'agibilità di un bagno, uno solo!".
Sul treno, ovviamente, viaggiano anche bambini e anziani: "Mio marito è cardiopatico, ha subito tre operazioni di ernia - dice Maria - e sono un po' spaventata all'idea di continuare il viaggio in queste condizioni. Noi siamo diretti a Lamezia". Indignata anche una madre con le sue due figlie giovanissime: "Viaggiare così con due bambine piccole non è da paese civile". Il capotreno prova a giustificarsi mentre i passeggeri, ormai esausti, si lamentano: "Il problema è provocato proprio dagli utenti: se i servizi sono inaccessibili è forse anche perché vengono utilizzati male".
Così, gli utenti sono invitati a scendere, a Roma e a Formia per utilizzare i servizi. "Io ho avuto paura di scendere rischiando che il treno partisse - dice Daniela - e quindi da dieci ore non bevo e non mangio sapendo di non poter contare su una toilette. E' vergognoso, sono partita da Milano e devo andare a Palermo: una vigilia di Natale in queste condizioni proprio non me l'aspettavo".
"A Formia abbiamo sentito questo annuncio anni '20 - aggiunge Maria Lucia - ci invitavano a 'usufruire delle ritirate' lasciando il treno. E' pazzesco. E nei bagni non c'è nemmeno acqua". A Napoli il treno giunge con un'ora e venti di ritardo e con i passeggeri ormai rassegnati: "Ci sono state due lunghe soste - dice Salvatore - una di cinquanta minuti a Roma, l'altra di quaranta a Formia, e ora siamo fermi qui, dove finalmente hanno ripristinato l'agibilità di un bagno, uno solo!".
Sul treno, ovviamente, viaggiano anche bambini e anziani: "Mio marito è cardiopatico, ha subito tre operazioni di ernia - dice Maria - e sono un po' spaventata all'idea di continuare il viaggio in queste condizioni. Noi siamo diretti a Lamezia". Indignata anche una madre con le sue due figlie giovanissime: "Viaggiare così con due bambine piccole non è da paese civile". Il capotreno prova a giustificarsi mentre i passeggeri, ormai esausti, si lamentano: "Il problema è provocato proprio dagli utenti: se i servizi sono inaccessibili è forse anche perché vengono utilizzati male".