botti illegali
Milano, 30 dicembre 2010 - Sono tretatremila i milanesi che hanno acquistato o intendono acquistare nelle prossime 48 ore fuochi d’artificio e botti per festeggiare il Capodanno. E in fila davanti alle casse delle rivendite ci sono soprattutto i giovani tra i 18 e i 25 anni. Secondo un’indagine della Camera di commercio, i milanesi che per l’ultimo dell’anno non rinuncerebbero mai ai fuochi valgono il 3 per cento della popolazione e in questa particolare classifica Milano si piazza al terzo posto in Italia, subito dopo Napoli, seconda (sono il 3.4 per cento i napoletani che non farebbero mai a meno dei botti), e Roma, prima (gli irriducibili nella capitale sono il 4.1 per cento della popolazione). Ma in quel 3 per cento ci sono, come detto, soprattutto i ragazzi tra i 18 e i 25 anni. Ben il 50 per cento di loro, alla domanda «A che cosa non rinuncerebbe mai per Capodanno?», ha risposto, senza indugi: «Ai fuochi d’artificio». Una percentuale che scende al 12.5 per cento già nella fascia di età compresa tra i 26 e i 35 anni.
Un dato, quello sulla corsa dei giovani a raudi e mefisto, confermato dai titolari delle rivendite. Non a caso, alcuni di loro hanno scelto di porsi in modo diverso nei confronti dei ragazzi, di indirizzarli verso l’acquisto di prodotti che garantiscono spettacoli pirotecnici e giochi di luce e non verso prodotti quali raudi e magnum che si esauriscono nel botto, nell’eplosione, e sono più difficile da padroneggiare.
«Di anno in anno puntiamo sempre più sul colore — fa sapere Mike, titolare di “Bob Caselli”, storico negozio di fuochi d’artificio in via Cola Montano, aperto a Milano nel 1968 —. Consigliamo ai nostri clienti, giovani compresi, di scegliere le confezioni di spettacoli pirotecnici». Tra i più venduti quest’anno - fanno sapere da Bob Caselli come dal Balloon Store di via Padova - i pacchetti di tre o otto scatole che si accendono con una solo miccia e lanciano fuochi multicolore verso il cielo. «Prodotti sicuri — spiega Thomas Pacher, titolare dei tre negozi della catena Balloon —, che garantiscono spettacoli piacevoli: noi ne stiamo vendendo in buona quantità e, insieme ai genitori, cerchiamo di avvicinare i ragazzi a questo tipo di fuochi. In generale, comunque, i clienti sono sempre più orientati verso prodotti made in Italy». Altra novità, fortunata e a bassissimo rischio, del Capodanno 2010 sono le «lanterne dei desideri». Si tratta di lanterne fatte da carta ignifuga con, sotto, un cartoncino infiammabile. Una volta accesa la miccia, la lanterna si alza verso il cielo, raggiungendo altezze notevoli prima di ricadere al suolo. Un gioco che costa poco: appena 6.99 euro.
Nonostante il terzo posto conquistato dai milanesi nella classifica degli irriducibili dei fuochi, i titolari dei negozi lamentano un calo nelle vendite. Premesso che «ogni anno, il grosso delle vendite si registra nelle giornate del 30 e del 31 — spiega Mike —, l’incasso per ora è calato del 10 per cento rispetto al 2009». In controtendenza, invece, Pacher: «Rispetto all’anno scorso siamo sopra del 30 per cento».