Neve, tanti infortunati: pronto soccorso
sotto pressione
Superlavoro per il 118: non solo anziani, ma anche persone giovani con fratture al femore
Fano (Pesaro Urbino), 21 dicembre 2010 - Duecento traumatizzati: da mercoledì, quando i fiocchi di neve sono iniziati a scendere, è sotto pressione il dipartimento di emergenza del Santa Croce. Superlavoro per il 118, per tutto il servizio ambulanze, per il Pronto soccorso e per l’Ortopedia. In quest’ultimo reparto, tra l’altro, i medici presenti stanno facendo fronte alla carenza di organico (mancano due medici) anche se c’è già la disposizione del direttore degli ospedali riuniti Marche Nord di procedere all’assunzione degli ortopedici mancanti. In particolare, negli ultimi sei giorni, nella sala gessi sono stati registrati almeno 20 pazienti al giorno in più rispetto alla routine.
Le fratture più frequenti sono state quelle ai polsi "perché le persone tengono le mani in tasca", ai gomiti, alle spalle e alle caviglie. I più esposti sono stati gli over 60, ma il ghiaccio ha fatto vittime anche tra i più giovani. Da registrare, infatti, due trentacinquenni hanno riportato la frattura del femore e sono stati sottoposti ad intervento chirurgico. Si rivolge proprio ai pedoni Nicola Nardella della direzione medica di presidio quando invita alla prudenza: "Fate attenzione privilegiando strade salificate e prive di ghiaccio".
Insomma meglio allungare di qualche metro il percorso e fare qualche passo in più che rischiare di cadere. Dai dati forniti dall’Asur 3 risulta che dei 200 traumatizzati curati in questi sei giorni, 78 si sono fatti male nelle vicinanze delle loro abitazioni, 14 (il dato rientra nella media) nei luoghi di lavoro, 23 sono conseguenza di incidenti stradali, (compresi i ciclisti), 72 sono i cosiddetti traumi indistinti.
Se il piano neve ha funzionato per quanto riguarda il sistema stradale, garantendo in maniera continuativa la percorribilità in automobile delle arterie stradali, qualche lacuna si è manifestata nella pulizia di marciapiedi e di strade pedonali che, in alcuni casi, sono ancora ghiacciate e impercorribili. A questo proposito il consiglieri d’opposizione Samuele Mascarin (Sinistra unita) e Francesco Aiudi (Pd) hanno presentato un’interrogazione al sindaco per sapere "quali siano stati gli interventi di competenza del Comune per prevenire e risolvere i disagi provocati dalla neve e dal ghiaccio, quali gli interventi realizzati sulle vie principali e quali su quelle secondarie, le modalità e le quantità di sale utilizzate per impedire il formarsi del ghiaccio, quale sia la stima approssimativa dei danni causati dalla neve e dal ghiaccio".
La 'debolezza' di marciapiedi e percorsi pedonali è messa in evidenza anche da Federico Sorcinelli de La Destra "che - afferma - sono rimasti coperti dal ghiaccio e i cittadini si sono trovati in grosse difficoltà, spesso costretti a contendere alle automobili le strade, perché solo quelle erano pulite. Molte persone anziane hanno dovuto restare confinate in casa... Molti di coloro che si sono avventurati sulla lastra di ghiaccio sono finiti a gambe all’aria. I più fortunati se la sono cavata con qualche doloroso livido, ma purtroppo tanti hanno dovuto ricorrere alle cure del pronto soccorso".