Salvati un cane ferito e un pony da un allevamento clandestino
Polizia provinciale: "Misterioso ritrovamento in un terreno di via Ercolano". Costatata la gravità della situazione e le pessime condizioni di salute in cui versava il povero pitbull
Monza, 21 dicembre 2010 - Un cane gravemente ferito, un pony di mezz’età, un uomo che teneva gli animali in condizioni igieniche a dir poco precarie e che per questo si è meritato una denuncia a piede libero e una multa da millecinquecento euro.
Questo il bilancio di un servizio portato a termine la scorsa settimana dalla Polizia provinciale di Monza e Brianza e dalle Guardie ecologiche volontarie, che hanno scoperto una sorta di piccolo serraglio clandestino di animali alle porte di Monza.
Tutto è cominciato durante l’ordinario servizio di vigilanza operato dalla Guardie ecologiche volontarie, che hanno ispezionato, in un terreno incolto di proprietà comunale in via Ercolano, nella zona industriale alle spalle di viale Sicilia, una serie di baracche fatiscenti. La cosa che più colpiva l’attenzione, in una situazione di evidente degrado, era la presenza di un grosso cane, un pitbull femmina, legato a una corda e che agitandosi e latrando mostrava una grossa ferita sul torace lunga circa una decina di centrimetri.
Immediatamente è partita dunque la segnalazione al Comando della Polizia provinciale e sul posto, alle 10 circa, si è precipitata una squadra di agenti. Gli uomini della Polizia provinciale hanno constatato la gravità della situazione e le pessime condizioni di salute in cui versava il povero pitbull. A questo punto, avvertita la Asl, è stato fatto intervenire anche il responsabile del canile di Lissone, che ha liberato il cane e lo ha ricoverato in un posto caldo e sicuro dove si è potuto finalmente provvedere alle cure necessarie medicandolo. Resta da stabilire come il cane si fosse procurato quelle brutte e strane ferite e soprattutto a chi appartenesse. Entrati all’interno della recinzione, Gev e Polizia provinciale hanno fatto però un’altra scoperta: il pitbull non era infatti l’unico animale presente, visto che in una gabbia piccolissima, di appena due metri per due, in un mare di letame, senza acqua né cibo a disposizione, c’era un piccolo cavallo. Si trattava di un esemplare di pony di circa quattordici anni, che è stato immediatamente trasferito in una più adeguata sistemazione in una struttura apposita.
Il «gestore» del luogo, un monzese di origini toscane di 62 anni, è arrivato sul posto attorno alle 14, ma non è stato di grande aiuto: ha negato la proprietà dei due animali ed è stato denunciato a piede libero per maltrattamento e abbandono di animali e sanzionato per una somma totale di millecinquecento euro. L’assessore provinciale alla Sicurezza Luca Talice ha commentato: «Questa operazione congiunta fra Gev e Polizia provinciale dimostra la nostra attenzione per la tutela degli animali nei confronti di chi li maltratta o non li tiene in maniera corretta. Continua il controllo del territorio per far emergere tutte le situazioni di illegalità».