Il fisco chiede tre miliardi
al patron della Menarini
Le verifiche riguardano il patrimonio personale di Aleotti e non quello dell'azienda farmaceutica. La procura di Firenze indaga per truffa allo Stato e frode fiscale. I legali: "Ci difenderemo"
FIRENZE - Una somma complessiva di oltre 3 miliardi di euro è stata chiesta dall'Agenzia delle entrate della Toscana ad Alberto Aleotti, 87 anni, patron dell'industria farmaceutica Menarini, in un 'processo verbale di constatazione' notificato all'interessato lunedì scorso. Nell'atto si dà conto dei rilievi emersi da verifiche fatte sul patrimonio personale di Aleotti, e non di quello dell'azienda di cui è titolare, a seguito di un'inchiesta della procura di Firenze per truffa allo Stato e frode fiscale sui titolari e i dirigenti della Menarini."Ci difenderemo sollecitamente, in tempi brevi, portando argomentazioni dirimenti rispetto a quanto ipotizza l'Agenzia delle Entrate la cui iniziativa parte dal presupposto che sussistano davvero i reati su cui sono ancora in corso le indagini della procura di Firenze. Mentre invece allo stato attuale Alberto Aleotti non è neppure imputato, ma indagato". Lo ha detto in serata l'avvocato Roberto Cordeiro Guerra commentando la richiesta di 3 miliardi di euro fatta dall'Agenzia delle Entrate - a titolo di sanzioni, mancati interessi e mancato versamento di imposte - al patron della Menarini, Alberto Aleotti riguardo a capitali del suo patrimonio personale trasferiti all'estero e poi fatti rientrare in Italia con lo scudo fiscale.
"L'Agenzia delle Entrate - ha spiegato l'avvocato Cordeiro Guerra, che insieme all'avvocato Alessandro Traversi difende il patron della Menarini - ritiene di poter fare le sue contestazioni a fini fiscali basandosi anche su una semplice indagine della procura, come quella avviata su titolari e dirigenti della Menarini, traendone conseguenze a fini fiscali. Ma questo non significa che le accuse siano fondate: se i reati ipotizzati cadono, cadono anche le contestazioni fiscali collegate ad essi". I difensori di Aleotti hanno tempo 60 giorni per presentare le memorie e andare al contradditorio con l'Agenzia delle Entrate.