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mercoledì 22 dicembre 2010

La Sapienza, muore un operaio travolto dal crollo di un solaio


La Sapienza, muore un operaio
travolto dal crollo di un solaio

Stava lavorando in un cantiere in viale dell'Università quando è rimasto schiacciato da un macchinario

Il cantiere dell'incidente (Proto)
Il cantiere dell'incidente (Proto)
ROMA - Un operaio è morto, vittima di un incidente sul lavoro alla Sapienza. Mohammed Bannour, 35 anni, di origine tunisina, a quanto si apprende stava manovrando un macchinario nel cantiere dell'ala nuova di Scienze politiche quando è rimasto schiacciato da un escavatore probabilmente a seguito della rottura di un cingolato L'incidente è avvenuto intorno alle 12:30 . Sul posto sono intervenuti gli agenti di Polizia e il personale dell'Ispettorato del Lavoro.
GLI STUDENTI - La notizia ha raggiunto gli studenti in corteo contro il ddl Gelmini che hanno espresso solidarietà e ha deciso di rientrare alla Sapienza in segno di lutto. Dopo aver interrotto il corteo sulla tangenziale, un centinaio di giovani ha protestato prima davanti a un'entrata laterale del rettorato della Sapienza e poi sotto la sede romana della Cisl urlando «vergogna» e scandendo slogan e cori.
Alcuni studenti hanno ricordato che i lavori di ristrutturazione alla facoltà di Scienze politiche - dove in serata è giunta una delegazione di universitari - andavano avanti da anni. Altri hanno tracciato scritte sulle palizzate in legno dei cantieri: «Oggi è morto un operaio. La colpa è dei padroni» e «L'unica sicurezza che ci può dare un governo è quella di morire su un posto di lavoro».
Una delle scritte comparse sulla palizzata del cantiere  (foto Eidon)
Una delle scritte comparse sulla palizzata del cantiere (foto Eidon)
«FAR LUCE SULL'EPISODIO» - «La tragedia accaduta questa mattina alla Sapienza dove ha trovato la morte di un operaio 35enne ripropone il tema della sicurezza sui posti di lavoro - afferma in una nota Samuele Piccolo, Vicepresidente del Consiglio comunale - una morte tragica che ha colpito un lavoratore immigrato venuto nel nostro paese per avere un futuro migliore e dove invece ha trovato la morte. Mi auguro che si faccia piena luce sull'episodio e sui criteri con i quali vengono assegnati certi appalti. Alla famiglia del giovane lavoratore la vicinanza della città di Roma».
Sempre nel Pdl chiede chiarezza Ludovico Todini, consigliere e vicepresidente della Commissione Scuola: «L'episodio che ha visto morire un giovane operaio durante il lavoro a La Sapienza - dichiara - non solo dimostra per l'ennesima volta che non si tratta di un caso sporadico, ma evidenzia come i cantieri siano insicuri e la negligenza, l'imperizia e la non osservanza delle vigenti normative siano una prassi di molti».
Altra scritta degli studenti sul cantiere (Eidon)
Altra scritta degli studenti sul cantiere (Eidon)
IL CORDOGLIO - «Solidarietà alla famiglia dell'operaio tunisino morto tragicamente nel cantiere edile delle Facoltà di Giurisprudenza e Scienze politiche», ha commentato il Rettore della Sapienza Luigi Frati che si è richiamato «ancora una volta al monito duro che il presidente della Repubblica Napolitano non si stanca di lanciare contro le morti bianche». Anche il sindaco di Roma Alemanno ha espresso il cordoglio della città.
SOTTOSCRIZIONE - In serata La Sapienza ha comunicato di voler manifestare la propria solidarietà alla famiglia di Mohammed Bannour, lanciando una sottoscrizione per la raccolta fondi a favore dei familiari del lavoratore deceduto. Giovedì saranno comunicati gli estremi per partecipare alle donazioni.
22 dicembre 2010