La Sapienza, muore un operaio
travolto dal crollo di un solaio
Stava lavorando in un cantiere in viale dell'Università quando è rimasto schiacciato da un macchinario
Il cantiere dell'incidente (Proto) |
GLI STUDENTI - La notizia ha raggiunto gli studenti in corteo contro il ddl Gelmini che hanno espresso solidarietà e ha deciso di rientrare alla Sapienza in segno di lutto. Dopo aver interrotto il corteo sulla tangenziale, un centinaio di giovani ha protestato prima davanti a un'entrata laterale del rettorato della Sapienza e poi sotto la sede romana della Cisl urlando «vergogna» e scandendo slogan e cori.
Alcuni studenti hanno ricordato che i lavori di ristrutturazione alla facoltà di Scienze politiche - dove in serata è giunta una delegazione di universitari - andavano avanti da anni. Altri hanno tracciato scritte sulle palizzate in legno dei cantieri: «Oggi è morto un operaio. La colpa è dei padroni» e «L'unica sicurezza che ci può dare un governo è quella di morire su un posto di lavoro».
Alcuni studenti hanno ricordato che i lavori di ristrutturazione alla facoltà di Scienze politiche - dove in serata è giunta una delegazione di universitari - andavano avanti da anni. Altri hanno tracciato scritte sulle palizzate in legno dei cantieri: «Oggi è morto un operaio. La colpa è dei padroni» e «L'unica sicurezza che ci può dare un governo è quella di morire su un posto di lavoro».
Una delle scritte comparse sulla palizzata del cantiere (foto Eidon) |
Sempre nel Pdl chiede chiarezza Ludovico Todini, consigliere e vicepresidente della Commissione Scuola: «L'episodio che ha visto morire un giovane operaio durante il lavoro a La Sapienza - dichiara - non solo dimostra per l'ennesima volta che non si tratta di un caso sporadico, ma evidenzia come i cantieri siano insicuri e la negligenza, l'imperizia e la non osservanza delle vigenti normative siano una prassi di molti».
Altra scritta degli studenti sul cantiere (Eidon) |
SOTTOSCRIZIONE - In serata La Sapienza ha comunicato di voler manifestare la propria solidarietà alla famiglia di Mohammed Bannour, lanciando una sottoscrizione per la raccolta fondi a favore dei familiari del lavoratore deceduto. Giovedì saranno comunicati gli estremi per partecipare alle donazioni.
22 dicembre 2010