E' clinicamente morto Anthony F., il giovane 17enne rimasto ferito durante un conflitto a fuoco il 4 gennaio nel centro di Napoli. Durante il tentativo di derubare una tabaccheria, il baby rapinatore era stato colpito da un proiettile sparato da un poliziotto che si trovava fuori servizio all'interno dell'esercizio commerciale. La Procuraha aperto un fascicolo per valutare la posizione dell'agente.
Constatata la morte clinica edl ragazzo, come di consueto in questi casi, i sanitari dell'ospedale Loreto Mare di Napoli hanno avviato la procedura di accertamento della morte.
Anthony aveva fatto irruzione nella tabaccheria con un complice 18enne. I due prima hanno sparato a un rottweiler che il commerciante teneva nel suo negozio per tutelare la propria sicurezza e quella dei clienti, poi hanno cercato di farsi consegnare i soldi. In quel momento, nel locale è entrato il poliziotto fuori servizio.
L'uomo si è trovato di fronte la terribile scena. Ha urlato ai due banditi di fermarsi e di arrendersi ma, Antony armato di una pistola 7,65 gli ha puntato l'arma contro. L'agente ha aperto il fuoco ferendo i due banditi. Interrogato dagli inquirenti l'agente ha raccontato la sua versione dei fatti poi confermata pare anche dai tre testimoni alla tentata rapina.
Nella famiglia del baby rapinatore c'erano già stati due episodi tragici. Il padre, il 5 gennaio del '99 fu ucciso da un carabiniere mentre stava cercando di rapinare un ufficio postale a Secondigliano, quartiere periferico a nord di Napoli. Il fratello maggiore di Antony, Ciro, che all'epoca aveva 17 anni, fu ucciso invece a colpi di pistola dai sicari del clan Bosti, attivo nel centro storico di Napoli.
Anthony aveva fatto irruzione nella tabaccheria con un complice 18enne. I due prima hanno sparato a un rottweiler che il commerciante teneva nel suo negozio per tutelare la propria sicurezza e quella dei clienti, poi hanno cercato di farsi consegnare i soldi. In quel momento, nel locale è entrato il poliziotto fuori servizio.
L'uomo si è trovato di fronte la terribile scena. Ha urlato ai due banditi di fermarsi e di arrendersi ma, Antony armato di una pistola 7,65 gli ha puntato l'arma contro. L'agente ha aperto il fuoco ferendo i due banditi. Interrogato dagli inquirenti l'agente ha raccontato la sua versione dei fatti poi confermata pare anche dai tre testimoni alla tentata rapina.
Nella famiglia del baby rapinatore c'erano già stati due episodi tragici. Il padre, il 5 gennaio del '99 fu ucciso da un carabiniere mentre stava cercando di rapinare un ufficio postale a Secondigliano, quartiere periferico a nord di Napoli. Il fratello maggiore di Antony, Ciro, che all'epoca aveva 17 anni, fu ucciso invece a colpi di pistola dai sicari del clan Bosti, attivo nel centro storico di Napoli.